(16 luglio 2021) ANTHRAX - 40th Anniversary LiveStream

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Costo:17,95 + 2,95
È proprio oggi, 18 luglio, il giorno in cui i compagni di scuola Scott Ian e Dan Lilker diedero, ben quarant'anni fa, i natali a uno dei gruppi del Big 4.

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Siamo nei 20ft Bear Studios di Los Angeles - più precisamente al The Den - per festeggiare il 40° anniversario dalla fondazione degli Anthrax. Mettiamo subito l'anima in pace sia ai detrattori che agli estimatori dell'epoca Bush: non ci sarà spazio per nessun pezzo proveniente dagli album con la voce degli Armored Saint.

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A dare inizio allo show ci pensa il capitano di corvetta Benante con un rallenty su uno dei suoi piatti...

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...poi parte l'intro di Time (con tanto di schermate sull'artwork rinnovato dell'album da cui proviene) per attaccare con Fight 'Em 'Til You Can't da quello del ritorno di Joey, quasi come fugare ogni dubbio sulla congiunzione dei due periodi!

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Si prosegue alla grande con due classiconi come Madhouse e Caught in a Mosh, e lì parte il gasamento generale!

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Prima di una Metal Thrashing Mad con un Belladonna (non proprio a suo agio) abbiamo i primi auguri alla band newyorchese da parte di Paul Stanley e Gene Simmons dei KISS (ognuno per conto suo!) e di Rob Zombie e Darryl McDaniels alias DMC.

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Un altro rallenty - stavolta sulle corde del Basso del capitano di di vascello Bello - per l'attacco della cover di Got the Time di Joe Jackson.

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Dei riflettori particolari con le pagine dei fumetti del Giudice Dredd vengono puntati sui componenti del gruppo, annunciando così I Am the Law.

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Ora tocca a Chris Jericho, Mark Osegueda (Death Angel), uno "strambo" Jason Momoa e Mike Portnoy - dalla sua camera piena di CD e cofanetti dei Genesis in piena vista - fare le loro congratulazioni.

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Ed ecco Keep It in the Family (non in scaletta dal 2006) con un Joey più in palla! E, finalmente, vediamo più di un'inquadratura sul talentuosissimo Jonathan Donais...

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Con Lone Justice - forse la mia preferita dei nostri beniamini - arriviamo al secondo estratto da Spreading the Disease (esclusi i brani aggiuntivi, il più setacciato insieme al suo successore).

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Su The Devil You Know pare alzarsi il volume dell'audio, assolutamente impeccabile per tutto l'evento. Forse non ho mai assistito ad uno streaming con una cura del suono così perfetta... così come le riprese - ovviamente non in diretta - che fanno sembrare il tutto un videoclip "continuo"!

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Arriva pure la nuova compagna di Charlie a fare gli auguri al gruppo, Carla Harvey dei Butcher Babies, seguita da un simpaticissimo Sammy Hagar e da uno Steve Harris con birra alla mano (non una "The Trooper"!) probabilmente dalla sua attuale località di residenza: le Bahamas. Anche Tom Morello si aggiunge...

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Ecco gli archi di Be All, End All incupire, per un attimo, la scena. La sala si fa buia e, sullo sfondo, appare un telone (forse l'unico della serata!) con il vortice di State of Euphoria e, ovviamente, i riflettori rossi & gialli. Il pezzo si conclude con un Joey che urla guardando in camera!

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Il capitano di fregata Ian si pianta per un attimo con il dito medio puntato verso di noi e, poi, fa partire l'altro pezzo proveniente dall'album del 1988 proposto: Now It's Dark.

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Siamo al giro di boa, Joey fa il saluto marinaresco agli astanti(?) e tocca ad Antisocial dei Trust (con finale alla batteria di "Where Eaglesa Dare"?) far ripartire la nave...

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Ora è la volta di: Corey Taylor (per un periodo in lizza per prendere il posto vacante al microfono), la nostra Cristina Scabbia, John Tempesta. E, poi, il Grande Keanu Reeves - comparso nel video di "Safe Home" da We've Come for You All, l'ultimo con Bush e il primo per la Nuclear Blast - che ci tiene a ringraziare i ragazzi!

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Poi parte il tributo a Dimebag Darrell (spesso loro ospite nel periodo di crisi della band...) e a Ronnie James Dio di In the End (terzo e ultimo brano proposto da Worship Music) con tanto di corna al cielo finale!

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Ed ecco Medusa a risollevarci dal torpore... anche se, a volte, ognuno pare andare per conto proprio in questo pezzo!

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La campana di Charlie e la Jackson nero-verde di Scott fan partire Evil Twin, in cui abbiamo un Frank sempre in forma a sostenere i vocalizzi di Joey!

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Perfino il "capointesta" del metal e dell'hard rock alla Apple Music Suzy Cole ci tiene a fare gli auguri al gruppo con tanto di urban degli Anthrax, così come Henry Rollins dal suo speaker e Slash con i suoi Funko! Anche Shavo Odadjian dei System of a Down e un certo Marco Soccoli dei Roxx si aggiungono alla festa...

Signori, parte l'anthem per eccellenza: Indians.

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Le bacchette di Charlie annunciano A Skeleton in the Closet, con un gasatissimo Ian e un agguerrito Bello e sovrapposizioni di immagini sanguinarie sopra le facce dei componenti...

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E poi Aftershock! Ed è mosh, con un Frank e il suo basso a tracolla sul ginocchio a sostenere i vocalizzi di Joey!

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Scott arpeggia ed ecco un'accattivante Blood Eagle Wings dall'ultimo For All Kings che avanza col suo incedere (e il volume pare rialzarsi un'altra volta!).

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Brendon Small di Metalocalypse (serie televisiva animata statunitense), Mike Patton, Vernon Reid dei Living Colour, il leader Michael Poulsen dei Volbeat, Jesse Leach dei Killswitch Engage ci tengono a ringraziare la band.

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Udiamo la voce di Chuck D dei Public Enemy su Bring the Noise e, poco dopo, ce lo ritroviamo davanti! Con Frank & Scott ai microfoni...

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Siamo arrivati quasi alle battute finali - ce lo fa capire Joey - con l'opener del secondo album: A.I.R..

"Welcome to your nightmare
you just can't walk away
It's time for you, to choose, your fate
You just can't let it lay
Welcome to your nightmare
Your whole life's on the way,
Today"

"You're no good, misunderstood, A.I.R.
All their hopes and visions, of what they want you to be
Crucial times, made up minds, A.I.R.
So high and mighty, though much too blind to see"


Ripresa sfocata sulla chitarra di Scott che suona le note iniziali di quello che viene unanimamente considerato il capolavoro della band : Among the Living.

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Finisce il pezzo e finisce il concerto. Tutto buio e titoli di coda finali...

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A conti fatti, abbiamo uno Ian sempre in palla, un Benante sempre in forma, un Belladonna a tratti - ma non troppo - altalenante e un Bello sempre grintoso & pulsante e un Jonathan Donais sempre in disparte...

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Il giorno dopo ho scoperto che spendendo "soli" 8 euro in più avrei potuto accedere alla sezione Behind the Scenes con 3 pezzi esclusivi in più, che sono: Breathing Lightning, la cover dei Discharge, Protest and Survive, e Efilnikufesin (N.F.L.).

Peccato! Ma anche un bel vaffanculo Scott!

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In ogni caso, per chi fosse interessato alla visione, è ancora disponibile al seguente link > Anthrax XL Live

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