“Battere il ferro finché è caldo”.

Proverbio vecchio come il mondo che da sempre si applica anche al mondo dell’intrattenimento musicale fin da quando è nato.

Visto l’interesse crescente seguito all’uscita del debutto sulla lunga distanza dei deathmetallers Apparition (qui disponibile la recensione di “Feel”), la Profound Lore ha pensato bene di cavalcare l’onda ripubblicando l’EP “Granular transformation” uscito nel 2021 aggiungendo alle due tracce presenti anche quelle contenute in “Subarchanoid space” del 2019.

Mossa furbetta ma che, nei fatti, rende disponibile a tutti noi del buon materiale da ascoltare, lontano anni luce dal classico “scarto della prova della registrazione da cantina su un vecchio quattro piste” strombazzato come rarità ai quattro venti.

Come accade quando si tratta di raccogliere materiale di diversa origine, la differente qualità della registrazione dei due EP salta subito all’orecchio, più attinente alle sonorità di “Feel” quella di “Granular transformation”, più grezza (o meno raffinata a seconda dei punti di vista) quella dei brani provenienti da “Subarchanoid space”.

Il filo conduttore dei cinque pezzi rimane però lo stesso, ed è costituto dal death metal spettrale concepito dal terzetto statunitense ovvero vocals gutturali si accompagnano ad un death maligno che alterna momenti rallentati e doomeggianti utilizzati per donare alle canzoni un tocco sia apocalittico quanto spaziale.

Siamo sempre sulla scia dei primi Tomb Mold, Demilich, Incantation, Autopsy, Mortiferum, Spectralic Voice tanto per capirci - ovvero il genere di death che da alcuni anni va per la maggiore oltreoceano – ma è altrettanto vero che gli Apparition, a differenza di molti altri, son bravi nel mantenere la viva la tensione emotiva dalla prima all’ultima canzone.

Se vi piace questo tipo di death metal e se avete gradito l’ascolto di “Feel”, questa uscita è proprio per voi.