Copertina 8

Info

Anno di uscita:2021
Durata:46 min.
Etichetta:Relapse Records

Tracklist

  1. SONS OF SATAN
  2. MAKING LOVE WITH DEVIL
  3. NO POWER
  4. BLOODY MASTER
  5. YOU LIKE IT THAT WAY
  6. FRUSTRATION
  7. HATE CHILDREN (LIVE AT FOURVALLEY 1983)
  8. SYSTEM FUCK OFF (LIVE AT FOURVALLEY 1983)
  9. UNTITLED 1 (LIVE AT FOURVALLEY 1983)
  10. FUCK THE GOD (LIVE 1984)
  11. BLOODY MASTER (LIVE 1984)
  12. FRUSTRATION (LIVE 1984)
  13. MAKING LOVE WITH DEVIL (LIVE AT STUDIO AHIRU)
  14. YOU LIKE IT THAT WAY (LIVE AT STUDIO AHIRU)
  15. OUT OF ORDER (LIVE AT STUDIO AHIRU)

Line up

  • Okino (Happy): bass
  • Bunbun (Mapy): drums
  • Debaso (Milky): guitar
  • Nishida (Cherry): vocals

Voto medio utenti

1984: “Bathory”, “Morbid Tales”, “At War With Satan” insieme ad un altro manipolo di album alzarono l’asticella della violenza sonora nei lidi Metal, ma in tutto questo negli ambienti Punk non si stava di certo a cazzeggiare, ed ecco che con “Crucificados Pelo Sistema”, “City Baby's Revenge” e “Mucchio Selvaggio” tra i tanti, si andava ad innalzare pure lì l’asticella della violenza in questi lidi sonori.
Insospettabilmente proprio dal Giappone e da un popolo così educato e gentile che in poco tempo nasce e si sviluppa una delle più violente scene Punk Hardcore a livello mondiale che vede nel primo 7’’ degli Zouo, “The Final Agony” (un quattro pezzi diviso tra "demon side" ed "evil side"), come un’importante pietra miliare di tutta la scena del Kansai uscito proprio nel 1984.
23 aprile 2021: la Relapse Records insieme al buon Cherry Nishida pubblica la discografia degli Zouo su vinile. Una sorta di ristampa di lusso di quel mitico esordio, qui abbiamo sei canzoni in studio (il 7’’ citato poc’anzi più il 45 giri “Frustration”) e nove canzoni live (equamente divise tra “Fourvalley”, “Live 84” e “Studio Ahiru”) in varie edizioni viniliche (e mentre sto scrivendo queste righe è rimasta solo la versione in vinile grigio).

Odio verso una società falsa e ipocrita, verso delle istituzioni e ad una religiosità sempre più oppressiva e opprimente, frustrazioni, invettive blasfeme e sataniche, violenza sonora sorretta da volumi sparati verso l’alto e da distorsioni sporche e taglienti.
In queste poche righe è racchiusa l’essenza di questi 46 minuti di musica, un Punk Hardcore (che spesso va a braccetto con il Crust Punk) sempre sporco e tagliente nei suoni, oscuro nelle atmosfere evocate, mai velocissimo e con delle ritmiche incisive ed in un certo senso pure ipnotiche nella loro scarna essenzialità ed un cantante con un urlo rauco, ben distinto da molti suoi colleghi. Pure l’inglese incerto e storpiato tipico dei giapponesi diventa quasi un elemento integrale di questo Noise/Punk nel quale si riversava tutta la frustrazione di questo popolo che in band come gli Zouo (che ricordiamo vuol dire “Odio”) trovava sfogo.
Un sound crudo e malvagio in tutto e per tutto, quasi a rappresentare una sorta di “Nerorgasmo giapponesi”: “No Power” è quasi un inno di tutta la rabbia che serpeggiava nelle varie crew locali, “Making Love With Devil” sotto la scorza ruvida del Punk imbastardito con il Noise sa avere una linea melodica pure orecchiabile e accattivante (!) mentre “Sons of Satan” è un’opener primitiva e animalesca, “Hate Children” e “Fuck the God” erano (e rimangono) delle provocazioni forti ed il resto della tracklist procede via via sempre su queste coordinate semplici, essenziali, ma al tempo stesso efficaci e funzionali, con le canzoni live aventi una qualità di audio da bootleg.
Certo, viene da chiedersi vista l’estrema violenza fisica dei live act dei punks nipponici come si sia riusciti a registrare qualcosa visto che risse furibonde, teste sbattute nei muri e pure qualche occhio saltato erano all’ordine del giorno… ma seppur la qualità audio non sia delle migliori, il suono nudo e crudo potrebbe pure farsi parecchio apprezzare da molti blackster.

Meno veloce dell’Hardcore italiano, più oscuro dell’Hardcore americano (che specialmente nella scena californiana aveva delle melodie pure “solari”), ancora più sporco e rozzo dell’Hardcore svedese, l’Hardcore Nipponico ha appreso la lezione dall’Hardcore britannico per poi estremizzarlo con suoni più estremi che mai.
Vista la difficile reperibilità di tanti lavori dei gruppi dell’area (il box omonimo degli Zouo, prodotto in sole 666 copie, costa in media 225 euro tanto per dire…) ristampe del genere sono quasi fondamentali per tutti gli amanti del genere.
“AGONY憎悪REMAINS” degli Zouo è la fotografia dell’ennesimo centro riuscito fatto dalla Relapse.
Quindi è una ristampa utile (certo, a meno che non vogliate vendere qualche organo per le release originali…), ben confezionata come da tradizione della label americana di una pietra miliare per tutto il Kansai Hardcore: solo se odiate il genere e le sue derive più putride sarete giustificati per non aver preso e/o ascoltato questa uscita.

Recensione a cura di Seba Dall

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