Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2020
Durata:37 min.
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. ILLUMINATI
  2. BROKEN HALO
  3. BOOK OF LIES
  4. SPIRIT OF BEELZEBUB
  5. SATAN SPAWN
  6. GABRIEL
  7. EYE OF HORUS
  8. DOMINUS MUSCARUM
  9. BLOOD MOON ECLIPSE

Line up

  • Henri Sattler: guitars, vocals
  • Michiel van der Plicht: drums
  • Jeroen Pomper: bass

Voto medio utenti

Dopo il passato lavoro dedicato alla prima guerra mondiale, argomento già toccato dagli olandesi con il concept album “Passiondale” del 2009, i God Dethroned tornano dopo tre anni col nuovo album.
Il titolo del disco riguarda la famigerata setta degli Illuminati, argomento già trattato da alcune metal band, diverse serie televisive e dallo scrittore Dan Brown; per farla breve, questa setta è un’elite di uomini di diversa professionalità che è unita al solo scopo di governare il mondo in maniera nascosta.
La band guidata da Henri Sattler ha portato in serbo qualche novità in questo disco che di sicuro faranno un pochino storcere la bocca a qualche die-hard fan.
Si parte col botto con la titletrack; partenza lenta con riffing death metal e tastiere in sottofondo, con il growl del nostro profondo e mid tempo serrato; la novità è il chorus aperto e melodico vergato di epicità nera.
Il brano ha poi un’accellerata brusca con blast beast e un bel solo melodico nel finale.
Book of lies” stupisce per l’apertura melodica con chitarre in tremolo e tastiere; brano in mid tempo con belle chitarre serrate, ma il mood del brano è malinconico.
Assolo perfetto per il climax della composizione e conclusione tellurica con bei chitarroni.
Con “Spirit of beelzebub”, ecco che la band parte in quarta devastando tutto con una prestazione di puro blackened death metal.
Brano dinamico, veloce con blast beats e vocione in growl, ma ecco la seconda novità del disco, ovvero il chorus è doppiato da voci pulite che donano pathos.
La composizione non scende di grado, anzi ne viene arricchita e c’è anche una gustosa cavalcata cadenzata sulfurea nel finale.
Gabriel”, è un brano che ha un riffing quasi goth metal ed è un mid tempo serrato.
Il growl di Sattler è profondo, con le chitarre e le tastiere in sottofondo che rendono l’atmosfera inquietante e piena di pathos; la melodia non manca come parti più sostenute.
Dominus muscarum” è una breve strumentale affidata ad un organo chiesastico e tastiere che porta all’ultimo capitolo “Blood moon eclipse".
Brano violento, tellurico dove l’anima death corrotta dal black metal della band olandese corre a briglia sciolta.
Guitarwork melodico e dissonante, motore ritmico innestato su modalità bulldozer con accelerazioni improvvise e voce in screaming.
Il brano si fa cadenzato nella parte centrale, ma sempre feroce e maligno; solo perfetto nella sua enfasi melodica.
Album con concessioni melodiche e soprattutto una vena pulita ed epica, ma senza nulla togliere malignità al disco, non male ma avrei voluto più aggressività.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.