Edera - And Mouth Disappears...

Copertina 10

Info

Anno di uscita:2006
Durata:51 min.
Etichetta:Kaliphonia

Tracklist

  1. EMPTINESS
  2. EXPERIENCE
  3. FLAT FIELDS
  4. AT THE MARGINS OF YOU
  5. BUMPS
  6. AN IMAGINARY BRIDGE
  7. DEAD BODIES
  8. GRAINS
  9. BEE HIVE
  10. THE LATEST HOUR
  11. CUT
  12. IS THERE ANYBODY LISTENING ?
  13. SATURATE THE AIR YOU BREATHE
  14. MISUNDERSTANDING
  15. CRACKS
  16. THROUGH THE RUINS
  17. ..A WIND THAT SHAKES
  18. OUR LAST CONVERSATION
  19. ENDLESS SHADES OF GREEN

Line up

  • Valerio Valentini: vocals
  • Matteo Catarisano: keyboards
  • Andrea Ungaro: guitars
  • Alex Ferraris: bass
  • Matteo Ungaro: drums

Voto medio utenti

Uno dei loro primi demo (2001) passò tra le mie mani, e subito fu colpo di fulmine: la voce di Valerio Valentini mi colpì per la sua profondità e drammaticità al pari di Eric Clayton (Saviour Machine), Geoff Mann (Twelfth Night), David Surkamps (Pavlov's Dog), Mr Doctor (Devil Doll), Peter Hammill (Van der Graaf Generator), combinata ad un sound che attingeva dal prog crepuscolare e malinconico di Genesis e Van der Graaf ma anche dal new prog dei Marillion di "Script" e "Fugazi" e dai più cervellotici Twelfth Night, per cui non mi stupisce il fatto che ora gli Edera abbiano raggiunto la più completa maturità con un concept diviso in ben 19 parti dove entrano in gioco emozioni difficilmente descrivibili che alternano intimismo, sofferenza e drammaticità (scanditi perfettamente dall'uso di pianoforte e chitarra acustica) a spunti di heavy prog dallo stile molto personale, dosando perfettamente i cambi di tempo. Il risultato finale è strepitoso, e ancora una volta la performance di Valentini è da brividi perchè si adatta ad ogni minimo cambio di atmosfera arrivando a toccare momenti di intensità quasi teatrale al punto di superare di gran lunga un altro prog singer italiano dal cantato molto più "gabrielliano" quale Simone Rossetti dei The Watch.
Grazie Edera, perchè da tempo non provavo simili emozioni, da tempo le mie dita non rimanevano ferme dopo aver schiacciato il tasto play ma scorrevano nervosamente sulla ricerca veloce saltando brani inutili di prog stracopiato e ballads strappalacrime, è grazie a gruppi come voi che il vero progressive non morirà mai.
Recensione a cura di Carlo Viano

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.