Progressive Metal - Introduzione

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Progressione, sperimentazione, assimilazione delle più disparate influenze rilette in chiave moderna con un costante occhio di riguardo per i classici.

Il progressive dovrebbe essere il genere più difficile da descrivere, quello più eterogeno ed il meno etichettabile.
Con gli anni si è persa questa peculiraità e ad oggi il progressive metal, se escludiamo qualche inevitabile eccezione, è un genere definibile alla stregua di altri che lo hanno preceduto e che sono venuti dopo.

Tutto nasce a fine anni '80 quando gruppi come Fates Warning (in cui militava Kevin Moore, in seguito tastiera dei Dream Theater degli anni d'oro) e Queensryche abbandonano progressivamente l'heavy classico degli esordi per approdare a composizioni più articolate, ricche di cambi tempo, sonorità sofisticate, alternanza continua di momenti più heavy e partiture melodiche, il tutto sempre contraddistinto da esecuzioni di altissimo spessore tecnico.

Ma è nell'89 e successivamente nel '92 che il prog metal esplode e che di fatto si definiscono i canoni del genere, sono gli anni dell'esordio e del successivo capolavoro dei Dream Theater. In un periodo in cui la scena americana è ormai monopolizzata dal grunge e in cui il sound attuale della musica era rappresentato da suoni sporchi, composizioni immediate e un netto distacco con il passato, 5 ragazzi americani, ispirandosi ai Rush, ai classici metal anni '80 (Metallica in primis) e ai grandi gruppi prog-rock anni '70 compongono brani caratterizzati da partiture intricate, produzione pulitissima, suoni e potenti, mirabolanti fughe strumentali e, con il masterpiece "Images & Words", un cantato da brividi che esplora tutti i registri vocali con potenza e passionalità.

E' questo il gruppo ed il disco a cui si pensa automaticamente quando si parla di progressive metal ed è questo il fantasma che aleggia sopra ogni produzione musicale che si cataloga in questo genere e che troppo spesso cade nella trappola della sterile imitazione.

Con gli anni sono però stati diversi i gruppi che, nonostante un debito verso i Dream Theater e altri classici, hanno saputo differenziarsi e splendere di luce propria.
Acts che con gli anni si sono imposti, grazie a costanti uscite di alto livello, e che attualmente sono sotto i riflettori insieme al quintetto newyorkese sono Symphony X (autori di un power-progressive metal dalle venature fantasy) e Pain Of Salvation (a cui dobbiamo veri e propri capolavori, tra i pochi ad interpretare compiutamente il significato che davamo in apertura, mescolando le più disparate atmosfere ed influenze con personalità, sentimento e genialità).

Nel corso degli anni il mercato ha visto varie formazioni imporsi con album di altissimo livello, alcuni di essi autori di vere e proprie pietre miliari, pensiamo a formazioni come Ark, Ayreon, Elegy e Shadow Gallery (di questi ultimi da segnalare il seminale "Carved in Stone").

Gruppi che recentemente stanno affermando la loro rilevanza in Italia e nel mondo sono i Pagan's Mind e i nostrani DGM.

Foto scattata da Francesca D'Alessio per Metal.it
Dream Theater - Roma
27/10/2009