Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2017
Durata:26 min.
Etichetta:Pest Records

Tracklist

  1. AN ERA WE'LL BURY
  2. A PASSAGE THROUGH NEBULA
  3. HAMARTIA
  4. SHARDS OF BROKEN LIGHT
  5. MEDUSA

Line up

  • Jamppa Lamminpää: vocals
  • Ville-Veikko Laaksonen: guitars
  • Nico Brander: guitars
  • Jerkka Perälä: bass
  • Rami Peltola: drums

Voto medio utenti

Ammetto il mio disagio iniziale nel momento in cui mi son ritrovato fra le mani questo EP dei Atlases, disagio nato dal fatto di dover parlare di un genere musicale lontano anni luce dai miei ascolti abituali, rischiando di dire cose inesatte anche e soprattutto perché si tratta di una band appena “nata” della quale le uniche informazioni a disposizione sono quelle presenti sulla loro pagina Facebook ufficiale.

La band con base a Pori in Finlandia, è stata fondata dal chitarrista Ville-Veikko Laaksonen nel 2017, lo stile musicale della band è molto particolare, la matrice è ovviamente Metal, in cui troviamo passaggi malinconici, rendendo l’atmosfera finale una sorta di Post Metal moderno, come la band stessa si auto definisce.


Nel quintetto finlandese troviamo oltre al già citato Ville-Veikko Laaksonen, la seconda chitarra, Nico Brander, Jerkka Perälä al basso, Rami Peltola dietro le pelli e Jamppa Lamminpää alla voce tipicamente growl, anche se decisamente in in secondo piano, poiché in questo EP i brani sono per la maggior parte strumentali in cui prevalgono le melodie suonate dalle chitarre.

"Penumbra" è un album nel complesso interessante, in alcuni punti dal carattere oscuro, che si fa subito apprezzare per la buona produzione, nonché per il tentativo ben riuscito di mescolare melodie ed energia.

Le composizioni sono abbastanza lunghe, ogni pezzo è ricco di suggestive atmosfere, stilisticamente improntato sul crescendo di intensità e ponendo in primo piano il contrasto fra parti più calme e momenti decisamente più potenti, il tutto alla fine sarà mescolato in un sound che risulterà emotivo e spesso rilassante.


I brani proposti sono cinque, per poco più di ventisei minuti di musica in cui ritroviamo un po' ovunque quella complessità stilistica di cui abbiamo già parlato, "Penumbra" è un album abbastanza triste e malinconico, “da meditazione”, che può essere degno accompagnamento per i momenti più riflessivi e riservati della propria giornata.


Musicalmente l’ho trovato un lavoro nel quale non traspare nessuna voglia di stupire, a vantaggio di brani molto intimisti e personali, episodi, soft e morbidi in tema con i testi proposti.
E potrei dire che va bene così, "Penumbra" non necessita di sperimentazioni particolari, in fin dei conti al mio disagio iniziale, è prevalsa la piacevole sorpresa di questa nuova band du cui a questo punto aspetterò con molto interesse l'uscita del loro primo album.
Le premesse per un futuro roseo ci sono tutte.
Recensione a cura di Fabio De Carlo

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 15 dic 2017 alle 08:29

Bella rece Def, mi ha incuriosito!

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