Allhelluja: respiro dell'anima...

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Gruppo:Allhelluja
Il ritorno degli (ormai) italianissimi Allhelluja, è stato accolto, come sempre, da un grande successo di critica e pubblico.
Ho avuto il privilegio di poter intervistare questo gruppo che, mi sbilancio, resterà ancora per poco nel panorama underground mondiale...
La parola a Stefano Longhi!
Apprezzamenti in giro per il mondo, ottimo responso da pubblico e critica e un grande successo nel panorama underground e non. Vi aspettavate che le cose andassero tanto bene? Come mai gli Allhelluja piacciono così tanto?
E' forse proprio il fatto di non aspettarsi nulla di particolare e suonare per il gusto di farlo che ci consente di essere quello che siamo. Non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno e non scriviamo musica con la necessità di vendere dischi. Molti gruppi 'devono' essere e suonare in un certo modo altrimenti perderebbero pubblico e credibilità, gli Allhelluja non 'devono' essere ma sono il frutto di una meditata improvvisazione. La libertà di sfogarsi e di comunicare è alla base della nostra musica e lo è sempre stato. Nessuno si sarebbe mai aspettato di arrivare a questi risultati, soprattutto se guardiamo a ciò che abbiamo ricevuto all'estero. Fa molto piacere il fatto che il nostro nome circoli tra i musicisti italiani e stranieri e non sia solo sulle riviste e siti specializzati. Incontrare persone che hai sempre guardato dall'altra parte, ovvero come semplice ascoltatore, che parlano e scambiano con te ottime parole sul tuo gruppo ti sorprende e ti gratifica. A volte penso che certe persone non ci conoscano, poi mi accorgo che invece ci conoscono e ci apprezzano molte più persone di quante immagino!
E’ uscito da poco il vostro nuovo album, “Breath Your Soul”, che ho personalmente apprezzato. Parlatecene un po’: c’è un qualche concept dietro di esso? Un filo tematico?
Sono felice che tu abbia apprezzato il nuovo album. E' il risultato di due anni di 'delirio'. Uso la parola 'delirio' non in senso negativo, ma per esasperarne i contenuti... E' una album intenso, cupo, sulfureo e denso. Raccoglie moltissime sfumature e non è catalogabile dopo un paio di ascolti. Ascoltiamo di tutto e quindi ci puoi trovare lo stoner dei Kyuss, Unida, Hermano, Fu Manchu, il death n roll di Entombed e Carcass, il lato più doom-groovy alla Down e Corrosion Of Conformity, ma anche molti spunti fuori dai 'canoni' stilistici appena elencati e mi vengono in mente gruppi come Mastodon, Zombi, High on Fire, Baroness. Musicalmente credo sia un immenso passo in avanti rispetto ai precedenti album, c'è molto più spazio per la musica e allo stesso tempo le linee vocali sono più curate e dinamiche. Le liriche sono disturbanti e provocatorie come al solito ma non c'è un 'concept'. soltanto la 'necessità' di scavare dentro se stessi tramite il respiro della propria anima.
Musicalmente siete rimasti decisamente “coerenti” alla vostra proposta; confesso di aver pronosticato un cambio di rotta, anche minimo, dopo l’innesto nella vostra line-up di Trevor, grandissimo cantante ma difficilmente accostabile a Jacob Brehdal. Come mai avete scelto proprio lui? E a cosa è dovuta la decisione di utilizzare ben due cantanti assieme (Trevor e GL Perotti ndr)?
Trevor e GL sono entrati nel gruppo una volta terminate le registrazioni strumentalui del disco. Aspettavamo che Jacob si decidesse ad iniziare a cantare, ma i suoi troppi impegni hanno slittato di continuo le session di voce. Siamo arrivati al limite e abbiamo di comune accordo in totale serenità di separare le nostre strade.
Io avevo già registrato tutte le linee vocali per Jacob, come ho sempre fatto anche per i due precedenti album. Quindi è bastato contattare GL e Trevor avere il loro entusiasmo per questa nuova avventura e passargli il materiale già registrato con le voci guida. Ci abbiamo lavorato insieme per alvuni giorni e poi abbiamo registrato in totale scioltezza. Il risultato, devastante, lo potete finalmente ascoltare. Sentir cantare insieme GL e Trevor è una cosa fantastica. Un pezzo di storia del metal italiano, finalmente insieme. Meraviglioso! Con loro gli Allhelluja non hanno limiti e possono davvero esprimersi al 100%. Sono cadute molte barriere e soprattutto c'è una grande praticità. Ci divertiamo!
L’artwork di “Breath Your Soul” è davvero molto particolare. E’ nato da una vostra idea?
E' sempre opera di Chad Michael Ward, autore anche della cover di 'Pain Is The Game' e del video di 'Superhero Motherfucker Superman'. L'ho semplicemente vista sul suo sito e gli ho chiersto se potevo utilizzarla. Lui è stato felicissimo di poter lavorare ancora con noi e da quell'immagine intitolata da Chad 'The Breather' è partita l'idea del titolo 'Breath Your Soul'. E' perfetta!
Nel vostro album sono presenti ben tre cover. Come mai una scelta del genere? La scelta di coverizzare “21st Century Schizoid Man” è indicativa di un vostro apprezzamento verso il rock progressive?
Può essere, io sono un grande fan del rock progressivo anni 70, specialmente quello Italiano.
Gruppi come Biglietto Per l'Inferno, Rovescio Della Medaglia, Metamorfosi, Museo Rosenbach, Osanna e tantissimi altri e gli stessi Goblin! '"1st Century Schizoid Man' dei King Crimson è un pezzo di quarant'anni fa e suona modernissimo. E' questa l'eccezionalità di questo brano! e Poi abbiamo scelto di unire 'Into The Void' dei Black Sabbath con 'Profondo Rosso' dei Goblin perchè l'atmosfera che si respira nei due brani non è poi così diversa1 Il risultato è una piccola suite di cui sono molto orgoglioso. Spero possa piacere a chi ascolterà e comprerà il nostro nuovo album!
Un’”accusa” che vi è spesso imputata è di essere, come dire, molto “esterofili”, stilisticamente parlando: la vostra replica?
Nessuno ci ha mai accusato di essere esterofili. Onestamente non saprei cosa e come risponderti e non saprei come relazionarmi al termine esterofilo visto che suono da 25 anni la musica che preferisco senza guardarne la priovenienza.
Progetti per il futuro?
Respirare un po'! Gli ultimi mesi sono stati massacranti e ora è giusto concentrarsi sulla promozione, aspettare con ansia i commenti della gente e sperare che siano positivi!
Ragazzi, vi vogliamo vedere LIVE! Diteci che avete già programmato tutto e siete pronti a mettere a ferro e fuoco tutta Italia…
Speriamo di poter trovare anche una dimensione live molto presto!
Ok, chiudete come meglio credete!
Grazie a voi di EUTK e a tutti coloro che ci hanno supportato e ci continuano a supportare! E' meraviglioso poter condividere con così tanta gente la propria musica! Grazie!
Intervista a cura di Matteo '3ru' Fusillo

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 30 mar 2009 alle 20:54

grandi Allhelluja, per ora non hanno sbagliato un colpo. Li vorrei davvero vedere dal vivo, anche se dalle interviste che ho letto, compresa questa, si deduce che non li vedremo tanto presto...