Arch Enemy: scopriamo il nuovo album, Will to Power

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Gruppo:Arch Enemy
In occasione della presentazione alla stampa del loro nuovo lavoro “Will to Power”, in uscita l’8 settembre via Century Media Records, noi di Metal.it abbiamo incontrato la band in quel di Milano ed abbiamo rivolto alcune domande in particolare a Michael Amott (fondatore e chitarrista della band) ed alla frontwoman Alissa Whit-Gluz, giunta al secondo album con gli Arch Enemy.

Ecco cosa ci hanno raccontato.



Intervista a cura di Alessandro Zaina e Fabio DeCarlo
Ascoltando le parole di Michael in sede di presentazione di WTP abbiamo capito che tutta la release è basata sul concetto che l’ambizione umana è una spada a doppio taglio: può fare cose grandiose o tremende. A vostro giudizio però quale lato si riscontra più facilmente nel mondo?
Michael: Iniziamo con una domanda facile…(ride) Più frequentemente è il lato malvagio a vincere, i cattivi ragazzi…ed è per questo che bisogna combattere, per il buono. E’ un conflitto continuo

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Trovo che l’aspetto melodico sia fondamentale in questo lavoro, è un caso oppure è un’indicazione di come sarà il vostro suono nei prossimi anni?
Michael: Se conosci la nostra discografia sai che la melodia è sempre stata importante sin dal primo album; quando ho fondato la band il mio intento era quello di creare un suono estremamente melodico ma nel contempo heavy e aggressivo….non penso che “Will to power” sia più melodico degli altri lavori.

Interviene Daniel: Penso che sia melodico esattamente come gli altri

Michael: Anzi…forse è addirittura meno melodico degli altri…e comunque musica è melodia e la melodia è musica. Un drumming aggressivo e brutale con dei riffing pesanti ma senza melodia a lungo andare diventano noiosi

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Infatti ho sempre considerato il melodeath come un pugno di ferro in guanto di velluto
Michael: Apprezza la definizione ma poi deragliamo con qualche battuta sul fisting (pugno) che va per forza censurata…..
Ho trovato l’artwork di “Will to power” molto evocative, molto potente: come avete iniziato a collaborare con Alex (Reisfar)?
Michael: Lo abbiamo trovato online…sai è facile contattare le persone oggi, gli abbiamo mandato un messaggio lui ha risposto positivamente. A noi piaceva il suo misterioso stile pittorico, gli abbiamo mandato i testi dei brani ed i titoli in modo che lui potesse immergersi nell’atmosfera che volevamo rappresentasse.

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Io infatti ho trovato l’artwork profondamente diverso dai precedenti
Michael: Sì, hai ragione, ogni album del resto ha la propria identità diversa dagli altri.
Voi siete una delle band di spicco del movimento Melodic Death metal: cosa pensate della direzione che tale genere sta prendendo visto che molte bands storiche stanno –per così dire- cambiando il loro sound (nessun nome ma i riferimenti sono palesi…)
Michael: In genere preferirei non parlare di altre bands..sai con alcuni siamo anche amici. Nel 1999 abbiamo fatto un tour con COB, Dark Tranquillity ed In Flames e c’era una visione comune della musica….in seguito forse noi ed i COB siamo rimasti più vicini alle radici del metal mentre altri hanno scelto altre strade….Ma ti ripeto: non amo parlare delle scelte altrui per rispetto; ognuno sceglie la propria via.
Alissa qusto è il tuo second album con gli Arch Enemey: come è cambiato il tuo modo di contribuire al lavoro della band?
Alissa: Il nostro modo di procedure è più o meno sempre uguale, Michael mi manda la versione strumentale dei brani e le sue idée per I testi ed io le confronto con le mie per far emergere il meglio.

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Sii sincera….conoscevi gli Arch Enemy prima di entrarvi a tutti gli effetti?
Alissa: No…ma dal 2005 conosco la loro intera discografia….
Alissa, il tuo stile varia dal growl alla voce pulita…ma se dovessi proprio scegliere quale ti rispecchia meglio?
Alissa: Ti dico la verità…non ho uno stile preferito..quando canto per me la cosa importante è dare un senso alla canzone, dare importanza alla musica ed alle parole e non mostrare le mie abilità vocali. Questa è la cosa principale: fare risaltare la musica e perciò la interpreto come serve.
Come è nata l’idea di lavorare con Jeff Loomis?
Michael: Noi conosciamo Jeff da moltissimo tempo, fin dalla fine degli anni 90,dai tempi dei Nevermore ed è stato un lungo inseguimento. Lui era impegnato nei tours, nello scrivere album con i ragazzi dei Nevermore, poi in un solo project, ovviamente con la sua famiglia. Ma poi, quando noi abbiamo avuto bisogno di una chitarra lo abbiamo chiamato e lui è stato felice di salire a bordo ed aiutarci nel tour e nella stesura del nuovo album.
Sai la chimica che si crea tra le persone è importante…non è solo l’ora e mezza sul palco ad essere importante ma soprattutto il feeling nelle restanti 22 ore che si passano insieme, questo conta.

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Apprezzate suonare il Italia? Potete raccontarci qualche aneddoto sui vs concerti nel Belpaese?
Risponde Daniel: cos’è l’italia? (si scherza sui luoghi comuni italiani: pizza, spaghetti mandolino)
A parte gli scherzi amiamo molto suonare in Italia, i club spesso raccolti (piccoli ndr purtroppo) sono molto intensi, ci fanno arrivare molta energia sul palco.
Sarete in Italia il 7 agosto al majano Festival: siccome però trovo che I grossi eventi siano molto dispersivi, abbiamo speranze di rivedervi nel nostro paese magari come headliner?
Michael: Sì,sono d’accordo con te sui festival, e perciò nel 2018 annunceremo il tour europeo di WTP e sicuramente torneremo in Italia

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WTP sembra più oscuro di “War Eternal” sbaglio?
Michael: (ride) La cosa bella della musica è questa: durante il tour promozionale in vari paesi le persone che come te incontriamo ci chiedono “E’ più oscuro di …o è meno pesante di….”. Ognuno ha la propria idea ed interpreta la musica con il proprio sentimento. E’ la cosa speciale della musica.
WTP contiene anche la prima heavy ballad della storia degli Arch Enemy che tuttavia è molto pesante
Alissa: sì sono d’accordo, “Reason to believe” è molto oscura, molto pesante ma ha anche bagliori di luce, come migliaia di voci nella tua testa che urlano per uscire…sì è davvero molto pesante e molto intensa

Michael: Sai ho sognato per molti anni di comporre una ballad ma non ho mai avuto la musica giusta…ed ora abbiamo anche la cantante giusta (ride)

Siamo alle ultime domande… quali progetti per il futuro e se volete dire qualcosa ai lettori di Metal.it
Michael: Ho voglia di iniziare il tour mondiale e far conoscere l’album in giro per il mondo.

Alissa: grazie a tutti per il vs supporto agli Arch Enemy e vi aspettiamo per il tour di "Will to Power"!

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Intervista a cura di Fabio De Carlo

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 set 2017 alle 14:44

che figa da paura ..... vedo che ti è piaciuta l'intervista Marco ahahahahha comunque sì, da spavento

Inserito il 05 set 2017 alle 13:40

che figa da paura .....