Derdian - New Era Pt.2: War of the Gods

Copertina 7,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2007
Durata:64 min.
Etichetta:Magna Carta
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. OVERTURE
  2. NEW ERA
  3. BETRAYER
  4. I DON'T WANNA DIE
  5. GOLSTAR'S RAGE
  6. WHY
  7. BACK TO THE CRYSTAL
  8. IMMORTAL'S LAIR
  9. THE HUNTER
  10. BEFORE THE WAR
  11. WAR OF THE GODS

Line up

  • Joe Caggianelli: vocals
  • Enrico Pistolese: guitars, harsh vocals
  • Dario Radaelli: guitars
  • Marco Garau: keyboards
  • Fulvio Manganini: bass
  • Salvatore Giordano: drums

Voto medio utenti

Ricordo i milanesi Derdian ai tempi del loro secondo demo, il più che valido "Incitement" (2003), eppure ho (colpevolmente) trascurato il loro
esordio discografico, "New Era Pt.1", uscito nel 2005 per la Steelheart Records.
Ora, la seconda parte di questo concept fantasy incentrato sulla Saga di Derdian, "New Era Pt. 2: War of the Gods", esce per la statunitense
Magna Carta e si rivela un ottimo esempio di Power Metal Sinfonico, esemplare ad esempio su un brano come "Betrayer".
E' davvero difficile muovere appunti a questi ragazzi (beh... almeno non prendendo in considerazione il fattore "originalità"), dato che per questo
album godono di un'ottima produzione e resa sonora, le canzoni scorrono veloci e godibili, ben suonate (un plauso alle orchestrazioni!) ed altrettanto ben affrontate dal cantante Joe Caggianelli, potente ed interpretativo, al quale da una mano anche il chitarrista Enrico Pistolese che gli si affianca ai chorus e quando serve una seconda voce dai toni più bellicosi.
Stabilito che "Betrayer" è una della canzoni più avvincenti del disco assieme alla corale "The Hunter" (per questa anche un discreto video accluso al CD), troviamo anche una riuscita "I Don't Wanna Die", che ricorda parecchio gli spagnoli Dark Moor, ed una eccezionale ballad orchestrale dal grande pathos come "Why", arricchita da un pregevole prestazione delle chitarre di Dario Radaelli e di Enrico Pistolese. Non male nemmeno l'articolata ed ambiziosa "Back to the Crystal", dove i Derdian mischiano maggiormente le carte con repentini cambi di tempo, brusche accelerazioni ed insistiti spunti solisti.
Certo, sulla scia di gruppi "nostrani" come Rhapsody, Thy Majestie, primi Highlord e Secret Sphere, o di gruppi stranieri come i già citati Dark Moor o Fairyland, tuttavia i risultati si fanno sentire... e più che bene!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti
discreto

l'album non è male anzi.. l' ho acquistato direttam dalla band.. le canzoni sono tutte valide ma l'originalità è zero e anke se io nn mi faccio problemi per questo, i Derdian veramente mi han fatto venire poca voglia di metterli nel lettore..

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 16 set 2011 alle 21:40

Il più brutto dei 3... Si può tranquillamente evitare, vista la bellezza degli altri 2 dischi!

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