Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2018
Durata:48 min.
Etichetta:Silver Lining Music

Tracklist

  1. OLYMPUS RISING
  2. THUNDERBOLT
  3. THE SECRET OF FLIGHT
  4. NOSFERATU (THE VAMPIRES WALTZ)
  5. THEY PLAYED ROCK AND ROLL
  6. PREDATOR
  7. SONS OF ODIN
  8. SNIPER
  9. A WIZARD'S TALE
  10. SPEED MERCHANTS
  11. ROADIE SONG
  12. NOSFERATU (RAW VERSION)

Line up

  • Paul Quinn: guitars
  • Biff Byford: vocals
  • Nigel Glockler: drums
  • Nibbs Carter: bass
  • Doug Scarratt: guitars

Voto medio utenti

Cos'altro si può dire che non sia già stato scritto sui grandi Saxon?

Band fondamentale, tra le più importanti della NWOBHM, dalla invidiabile longevità compositiva ( "Thunderbolt" è il 22° album in studio della loro lunga carriera), autrice di brani che hanno fatto la storia del Metal e capitanata da uno dei più grandi singers mai esistiti.
Eppure in realtà i Nostri hanno ancora molto da dire.

Senza scomodare capolavori indiscussi quali"Strong Arm Of The Law"" o " Denim And Leather", entrati di diritto nella discografia di ogni rocker che si rispetti, l'ultimo " Thunderbolt" è composto da 12 solidissime canzoni che non faranno prigionieri grazie ad un songwriting tuttora fresco ed energico e supportato da una prestazione vocale di Biff Byforf semplicemente perfetta, sembra davvero che le primavere non passino mai per lui.

Se amate i Saxon dalla meta' dei '90 in poi saprete cosa aspettarvi a livello di sound! In questo album troverete tutto l'arsenale tipico della band inglese, vale a dire riff semplici, potenti, diretti, ( la titletrack ne è un esempio ) assoli sempre incisivi e mai banali, gran uso delle "twin guitars" e quella vena melodica dì fondo arricchita da una personalissima epicità e testi sempre intelligenti, ad esempio in "Predator" i Saxon giocano sui doppi sensi come in "Princess of The Night" (che molti credevano essere una donna o un fantasma mentre in realtà era una locomotiva!); in "Predator" si parla degli animali che sono in cima alla catena alimentare, e non ha nulla a che vedere con l'omonimo film.

Ci sono pezzi veloci, come la thrashy "Sniper" o "Speed Merchants" introdotta dal rumore di un'auto da corsa, ci sono accenni horror-gothic in "Nosferatu", riff priestiani in "Predator" nella quale accanto a Biff abbiamo alle vocals anche Johan Hegg degli Amon Amarth, ci sono pezzi cadenzati e potenti come " A Wizard's Tale" e "Roadie's Song"
C'é pure un sentito omaggio al grande e compianto amico Lemmy Kilmister nella veloce "They Played Rock'n'roll" ( che ricorda la classica "20.000 Feet" ).

Il disco scorre piacevolmente, non ci sono filler e si gode nella sua pienezza di suoni e cavalcate metal; in esso vi troverete la carica, l'orgoglio, la fierezza e la classe di questi "vecchi" leoni inglesi che fanno ancora mangiare la polvere a molte giovani leve
I SAXON sono tornati, anzi, non se ne sono mai andati per nostra fortuna!

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 09 feb 2018 alle 17:29

ma non credo proprio ahahah, oh HNH avrà i suoi gusti! d'altronde l'ultimo dei Machine Head sta sbancando le classifiche...

Inserito il 07 feb 2018 alle 23:38

Secondo me è il Graz che si sta divertendo...è l'unica spiegazione con un po' di senso.

Inserito il 07 feb 2018 alle 21:35

Ahahhahaha quelle tre immondizie sonore che hai citato roba da 8.5? Metal Church da 10/100, forse. Allora l'omomino, The dark, Blessing...., Hanging in the balance cosa sono, da 900/10 ???? XI dei (Metal Church) è alla pari dei capolavori passati se no pure superiore!!!!

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