Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2002
Durata:43 min.
Etichetta:AFM
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. PAINFUL LUST
  2. FACING THE DEATH
  3. MY LAST GOODBYE
  4. THINKING ALLOWED!
  5. UNDER THE CROSS
  6. RULES OF LIFE
  7. DOWN AND OUT
  8. FADE AWAY
  9. OUT OF THE DARK
  10. IN ZAIRE
  11. LOW BUDGET HEROES

Line up

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Questo "Under the Cross", terzo album dei tedeschi Squealer, rappresenta un decisivo passo in avanti, sopratutto a livello compositivo; la band, da molti criticata per la scarsa originalità dei precedenti lavori, devoti alla scuola tedesca del power più puro, diventa con questo nuovo album più aggressiva, ed introduce novità stilistiche non di poco conto rispetto al passato. "Under the Cross" abbandona il power metal più canonico e si fionda ad esplorare un terreno nuovo, proponendo sonorità nettamente più violente che sfociano alle volte nel thrash metal. L'esempio migliore della nuova direzione intrapresa dagli Squealer è proprio la opener "Painful Lust", diretta ed aggressiva, dove la fa da padrone la poderosa base ritmica di Mike Terrana e la voce versatile di un Henner sempre più in forma. I suoni delle chitarre sono molto più compressi e cupi, mentre i riff sono maggiormente granitici e diretti.
E' proprio sul piano dell'originalità che la band mostra i più netti passi in avanti, proponendo geniali soluzioni stilistiche per nulla banali, come per il fantastico refrain di "Painful Lust" o per l'intera parte di chitarra di "Facing Death". Fra gli altri brani da segnalare ci sono sicuramente la convincente title-track, la cadenzata "My Last Goodbye" e la lenta e cupa "Fade Away", nella quale gli Squealer fanno l'occhiolino agli Iced Earth di brani come "Watching over You". Ciò che stupisce è proprio la capacità del singer Henner di cambiare impostazione a seconda dell'atmosfera del brano: dall'aggressività dell'Hansi Kursch di un tempo in "Thinking Hallowed!", all'introspezione profonda di "Fade Away", passando per la tedeschissima "Out of the Dark" dove alle volte pare di sentire dietro al microfono Piet Sielck degli Iron Savior, e per la curiosa "In Zaire", dalla timbrica alla Chris Boltendhal!
I brani si mantengono tutti su un livello qualitativamente alto, superiore a quanto già di buono mostrato con il precedente "Made for Eternity". La presenza di Mike Terrana si fa sentire, nonostante le parti del batterista, oggi in forza nei Rage, siano limitate rispetto a quanto proposto con la propria band principale. Uniche due pecche del lavoro sono forse i cori da stadio, molto spesso esasperanti, e le chitarre soliste che certo non eccellono per tecnica, tocco e fantasia.
Ciò non va comunque a scalfire un lavoro veramente buono, sia a livello di qualità dei brani, sia di prestazione esecutiva dei componenti della band, sia di produzione e suoni.
Non vorrei fare previsioni azzardate, ma penso che questo "Under The Cross" sarà l'album che lancerà gli Squealer verso un ruolo di tutto rispetto all'interno della scena metal internazionale.
Da avere.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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