Terzo lavoro per i francesi
Eths che con
"III", titolo
originalissimo, confezionano un prodotto eterogeneo e variegato in grado di spaziare attraverso varie derive del metal estremo.
Caratteristica fondamentale del gruppo di Marsiglia è la presenza alla voce della "dolce"
Candice che, con la sua interpretazione piuttosto schizofrenica e poliedrica, impreziosisce brani in cui è facile individuare influenze che vanno dai
Korn ai
Pantera passando per i
Metallica del black album fino a lambire territori vicini al gothic in alcune partiture particolarmente eleganti ed evocative.
Certamente il disco risulta concepito e curato nei minimi dettagli e può contare, tra l'altro, su di una ottima produzione, tuttavia mi ha convinto solo in piccola parte dal momento che la musica in esso contenuta raramente si lascia ricordare.
Va bene inserire atmosfere e umori diversi, testimonianza palese la cover di
"Music" di
Madonna, e va bene una singer che usa la voce, come ricordato, in modo molto eclettico, dal sussurro allo scream, ma è altrettanto doveroso sottolineare come è spesso difficile trovare un filo logico che sottenda ai brani e ne renda fruibile la composizione.
Intendiamoci, in questo disco troverete violenza e dolcezza ottimamente fusi insieme, e ascolterete musicisti molto preparati, ma difficilmente ricorderete un brano o un ritornello e soprattuto vi chiederete dove i francesi vogliano andare a parare.
Per lo meno io me lo sono chiesto.
Del resto non sono un grande amante del
metalcore, genere in cui i nostri vengono catalogati, e forse, un orecchio più abituato del mio a queste sonorità troverà l'album interessante.
Io torno nella mia cripta e vi lascio in compagnia degli
Eths.
Giudicate voi se si tratta di una buona compagnia.
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