Azarath - Blasphemers' Maledictions

Copertina 8,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2011
Durata:45 min.
Etichetta: Witching Hour Productions

Tracklist

  1. ARISING THE BLACK FLAME
  2. SUPREME REIGN OF TIAMAT
  3. CRUSHING HAMMER OF THE ANTICHRIST
  4. FIREBREATH OF BLASPHEMY AND SCORN
  5. BEHOLD THE SATAN'S SWORD
  6. UNDER THE WILL OF THE LORD
  7. THE ABJECTION
  8. DEATHSTORMS RAID THE EARTH
  9. LUCIFER'S RISING
  10. HOLY POSSESSION
  11. HARVESTER OF FLAMES

Line up

  • Necrosodom: vocals, guitars
  • Bart: guitars
  • P.: bass
  • Inferno: drums

Voto medio utenti

Assolutamente devastante.
Questo in due parole "Blasphemers' Maledictions" ritorno discografico dei polacchi Azarath. Un album che è un blocco monolitico di pura violenza e blasfemia, un album che ti vomita in faccia tutto il suo odio e la sua alterigia.
Gli Azarath sono portabandiera di un blackened brutal death metal con tematiche sataniste dall'impatto assolutamente debordante.
Durante l'ascolto del disco non c'è un solo momento di pausa, tutti i pezzi sono concepiti per distruggere tutto e tutti. I polacchi mettono in musica la voce del male e lo fanno attraverso una serie di soluzioni sonore che fanno della velocità e della brutalità la loro ragione d'essere. La tecnica strumentale dei nostri risulta essere di primordine e si fonda sulla batteria terremotante di Zbigniew Robert "Inferno" Promiński, già motore dei Behemoth e per il sottoscritto uno dei migliori batteristi della scena estrema, e sulle soluzioni chitarristiche di Bart tanto micidiale nelle ritmiche quanto ispirato e contorto nei solismi che danno quel tocco di esclusività alle composizioni.
Blasphemers' Maledictions si muove su territori vicini ai già citati Behemoth dell'epoca "Satanica" ed ingloba influenze che vanno da certi Absu sino al moderno thrash di act come i Machine Head, il tutto condito da un concept di odio e blasfemia che regna sovrano.
L'atmosfera sulfurea di brani semplicemente stupendi come "Under the Will of the Lord" o "Firebreath Of Blasphemy And Scorn" concorre a rendere il disco un vero inno al maligno, un vero monolite nero di distruzione.
Se siete rimasti delusi dall'ultima uscita dei Morbid Angel, non lasciatevi sfuggire questa perla oscura: gli Azarath piazzano un colpo micidiale e si candidano prepotentemente ad occupare un posto di elite ai vertici della musica estrema.
Distruttivi. Punto.


Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 nov 2011 alle 09:55

Album con le palle, anke se un po' troppo "Made In Poland"... Meglio degli ultimi Morbid Angel? E ci mankerebbe altro, questo è un disco vero ke trasuda blasfemia e cattiveria, in alcuni momenti un po' monocorde, ma magari ad averne di album così! And Satan smiles...

Inserito il 31 ott 2011 alle 08:14

bella rece. disco infernale e forse il piu bello - quest'anno - in ambito death! :evil:

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