Copertina 3,5

Info

Anno di uscita:2009
Durata:38 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. IT'S
  2. PRICELESS
  3. CHECKMATE
  4. MILKSHAKE
  5. END;
  6. DRY WATER
  7. N/0
  8. DEMOCRACY SUCKS
  9. VUOTO IN
  10. MOTHER SCREEN TEACH ME LOVE
  11. END.

Line up

  • Andy Thome: vocals
  • Marco Guglielminetti: guitar
  • Emanuele Mannocci: guitar/synth
  • Giacomo Nanniccini: drums

Voto medio utenti

Gli Schizophrenia ad un primo colpo possono impressionare, perchè il loro stile si pone con equilibrio (almeno questo è l'intento) fra la spinta del beat Industrial e l'aggressione delle chitarre, però non riescono ad andare da nessuna parte. Nella loro continua ricerca di fondere due anime apparentemente inconciliabili non riescono a soddisfare nessuna delle tue tendenze artistiche. Partendo da una produzione di qualità, almeno per la pulizia del suono, non si riesce a dare spessore e potenza ad un'idea che sulla carta non è male. In tutto lo svolgersi di Teach Me Love la band tenta di dare sfogo ad un appeal ballabile nei loro arrangiamenti Electro, senza però rendersi conto che queste cose vengono fatte in modo più efficace da tante altre realtà che popolano il pianeta terra. L'impressione maggiore è che gli Schizophrenia tentano di esplorare il liquido mondo dell'Elettronica non avendo alcun contatto con questa scena, come dire: un gruppo tenta di suonare Death Metal senza che lo abbia mai ascoltato. I giri di tastiera, il lavoro di programming e tutto l'apparato dei synth è decisamente scontato e banale, non ha profondità e soprattutto non emerge quell'idea "geniale" che trascina tutto quanto. Mi è capitato di leggere su di una testata nazionale che gli Schizophrenia sono un mix di Death Metal (!!!) e di Industrial diretta e ballabile, eresia! O i "giornalisti professionisti" non conoscono e non si rendono conto di quello che ascoltano e dicono, oppure mi sto rincoglionendo io. Dentro Teach Me Love non solo non si sfiora nemmeno lontanamente il confine di questi due generi musicali (figuratevi i The Berzerker cosa dovrebbero dire allora), ma quando lo si fa il risultato è pessimo in fatto di qualità e personalità. I deliri di band come Diabolicum, AboryM, The Kovenant, The Berzerker, oppure per il versante prettamente Industrial Hocico, Amduscia, E-Craft e ci metto anche Feindflug e Combichrist, non vengono minimamente sfiorati. Gli Schizophrenia purtroppo non esprimono alcun impatto, alcun idea ficcante ed efficace e nessuna idea valida, triste a dirlo, ma vero.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.