Autumn - il lato femminile del metal (Jan Grijpstra: drums)

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Gruppo:Autumn
Nuovo album per gli olandesi Autumn che con una nonchalance inaudita cambiano cantante, da una bella ragazza all'altra, mantenendo vette altissime in un metal venato di hard rock, gothic e dark, per un risultato davvero entusiasmante.
Raggiunti con l'elicottero ufficiale di EUTK (ringraziamo la Marina Militare Italiana per il gentile aiuto) in quel di Rotterdam in un piovoso fine settimana di febbraio, ne abbiamo parlato davanti ad una fumante tazza di thè col batterista Jan Grijpstra.
Vi ho ascoltati per la prima volta da "My New Time"; come descrivereste i vostri due album precedenti? Siete cambiati oppure no?
I due album precedenti sono più di stampo staccato metal, soprattutto il primo. Il secondo album, Summer’s End, contiene già alcuni elementi riproposti poi in My New Time. Si può dire che abbiamo gradatamente evoluto il nostro sound, da un metal sinfonico ad una sfumatura più groove e rock.
Parlando di "My New Time", a due anni dalla sua pubblicazione, potete ritenervi artisticamente e commercialmente soddisfatti?
Sicuramente, e poichè è stato il primo pubblicato con la Metal Blade, siamo anche molto soddisfatti della promozione e della distribuzione.
Ed ora torniamo al presente. Quali sono state le ragioni del distacco di Nienke? Un nuovo gruppo, problemi di salute o cos’altro? Su internet si trovano diverse ipotesi.
Il motivo principale del suo abbandono riguarda i suoi problemi di salute. La sua condizione cardiaca le ha praticamente imposto di cessare ogni attività e, soprattutto ad abbandonare il gruppo. Ha fatto la scelta migliore e oggi sta decisamente meglio. Ha intrapreso nuove strade, come il lavoro in studio (dove abbiamo registrato parte di Altitude) con il suo compagno, Arno Krabman, e ha iniziato a suonare nel suo nuovo gruppo, i Dejafuse.
Ora c’è Marjan, una cantante veramente dotata di talento. Come l’avete cercata e per quanto tempo? Secondo voi quali sono le differenze principali tra lei e Nienke?
L’avevamo già vista qualche anno fa durante un festival in cui si esibiva con la sua band di allora, gli Elister, e ci era molto piaciuta. Quando Nienke ha deciso di lasciare, l’abbiamo contattata e lei era molto entusiasta. Non è passato molto tempo ed è entrata a far parte del nostro gruppo. Credo che la differenza maggiore tra le due stia nel timbro vocale: Nienke è più cruda e roca mentre Marjan ha una voce più pulita. Penso che le persone dovrebbero ascoltare i nostri album e decidere da sé.
Il vostro nome era Stonehenge. Perché l’avete cambiato? E perché la scelta di Autumn?
Stonehenge era più un nome in prova, pensato dal nostro precedente bassista, Meindert Sterk. Poco dopo lui stesso ha proposto Autumn poichè si addiceva di più al nostro stile mlodico anche perchè era più facile da ricordare.
Com’è la scena musicale nel campo del metal in Olanda? Band, pubblico, concerti, meglio o peggio del passato?
Credo ci siano molte band di valore in Olanda, di qualsiasi genere, e ne nascono di nuove ogni anno. Il problema maggiore al momento è riuscire ad ottenere la possibilità di suonare dal vivo. Ci sono molti problemi finanziari e questo rende molto difficile l’esibirsi dal vivo. Speriamo cambi in futuro.
Secondo voi, chi è l’ascoltatore tipo degli Autumn?
Credo che gli Autumn piacciono a persone molto diverse tra loro. Ne abbiamo prova durante i concerti semplicemente osservando il pubblico, così come sul nostro sito web o leggendo le mail che ci arrivano. Questo ci piace molto perché significa che la nostra musica piace a persone che non sono limitate ad un unico genere, ma anzi, vanno alla continua ricerca di qualcosa di nuovo.
Durante la vostra carriera avete cambiato spesso formazione. Quali sono state le diverse ragioni?
Sono l’unico rimasto della formazione originale anche se va specificato che Jens faceva parte del gruppo già durante le registrazioni del 2002. la ragione principale dei diversi abbandoni è stata l’incapacità di combinare il lavoro con il gruppo. Lavoriamo tutti a tempo pieno e il gruppo assorbe gran parte del tempo che resta. Io sono fortunato ed ho un lavoro molto flessibile a livello di organizzazione (lavoro in un laboratorio di ricerca) e tutti gli attuali membri hanno questa flessibilità. È l’unico modo per portare avanti un gruppo come questo e le nostre vite private.
Vi ringrazio nuovamente e spero di vedervi presto sul palco. A voi le ultime battute di questa intervista.
Grazie a voi e al vostro interessamento. Spero che i vostri lettori ascoltino il nostro nuovo album. Se volete ascoltare prima di comprarlo controllate sulla nostra pagina myspace.

Traduzione a cura di Elisa Brenna
Intervista a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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