Hell's Chopper: metal to the core!!! (Paulie, vocals)

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Bene ragazzi, benvenuti sulle nostre pagine! Innanzitutto partiamo con la presentazione, dato che gli Hell's Chopper sebbene si siano formati qualche anno fa sono approdati solamente adesso ad un lavoro sulla lunga distanza, il davvero convincente "First Ride". Quale passione vi anima e cosa cercate di trasmettere con la vostra musica?
Beh ovviamente la passione che ci unisce è quella della musica. Gli Hell's Chopper sono nati semplicemente per divertimento. Noi suoniamo perchè ci divertiamo a farlo. Non pensiamo ci siano altri grossi motivi. Di conseguenza quello che vogliamo trasmettere è soprattutto quello. Chi ci ascolta, chi ci viene a vedere nei concerti deve fare quello, si deve divertire. La nostra musica deve in qualche modo riuscire a divertire e far “sfogare” l'ascoltatore, deve liberare dai vari problemi che ci possono essere ed in qualche modo riuscire a trasmettere una positiva voglia di reagire.
Sebbene la band possa apparire, a causa della propria immagine, dedita al rock n roll, gli Hell's Chopper sono davvero metal to the core, pescando un po' da tutti gli stilemi classici ottantiani mischiati con qualcosina di thrash qua e là (primi Overkill?) e riproponendoli in veste a volte acerba ma comunque piuttosto personale. Quali gruppi e dischi sono stati più importanti per la vostra crescita?
Gruppi e dischi ce ne diversi, sceglierne solo 2 o 3 è praticamente impossibile. Di certo i grandi gruppi “classici” come Motorhead, Judas Priest, Black Sabbath, Thin Lizzy e molti altri sono quelli che hanno influenzato maggiormente il nostro modo di suonare.
Il gruppo inizialmente, nelle menti dei fondatori, era orientato ad un rock n roll di stampo Motorhead poi con il tempo, lo stile dei due chitarristi, Luca e Andrea, ha contributo ad indirizzare il suono complessivo verso un heavy metal “classico”.
Uno dei pezzi forti della vostra proposta, come evidenziato in sede di recensione, sono gli assoli ed ancor di più il sound degli assoli, così dannatamente ottantiano ed affascinante, dal suono davvero perfetto, come magnificamente esemplificato in brani come "Red Blood River" o "A Chopper from Hell". Dove avete effettuato la registrazione e avete cercato questa soluzione in maniera mirata o è venuta fuori in maniera naturale?
Iniziamo col ringraziare per i complimenti ricevuti, fa piacere quando i propri sforzi vengono ripagati. Il suono delle parti soliste deriva in primis da un approccio allo strumento influenzato dall’ascolto e studio di grandi chitarristi, Dave Murray e Steve Morse tanto per citare quelli che hanno forse più ispirato il suono e la ricerca melodica nei soli , e dall' uso di strumentazione mirata a ottenere quel sound se vogliamo un po’ retrò cercando nel tempo di perfezionarlo e renderlo proprio, quindi l’uso delle valvole che regala quel suono caldo e dinamico, chitarre potenti (abbiamo una Satriani sui pezzi più tirati e una Ltd Eclipse su i soli più melodici) e la scelta di delay lunghi per avvolgere l’ascoltatore.
La registrazione è avvenuta presso la Mordecai di Carugo, dove si è cercato di evitare il più possibile l’uso di plug-in digitali usando una situazione molto “live” , la scelta di questo modo di registrare e l’uso di strumentazione prevalentemente propria fa si che l’ascoltatore possa ritrovare il suono dell’album anche durante i nostri concerti.
Crediamo che "First Ride" sia per voi un'autoproduzione, è stata una scelta o non siete riusciti a trovare qualche etichetta particolarmente convinta della vostra proposta, in questi dannati tempi di profonda crisi dell'industria discografica?
Pensiamo che in questo periodo sia molto difficile debuttare con un lavoro completamente prodotto da una grande etichetta discografica. La produzione dell' album con la Mordecai ci ha permesso di arrivare ad un album completo senza il supporto di una grossa etichetta.
Ovviamente la speranza è quella di riuscire ad attirare l' attenzione di un' etichetta discografica per il prossimo album.
Pur non avendo mai assistito ad un vostro concerto, pensiamo che l'ambientazione live sia uno dei pezzi forti degli Hell's Choppers, e ci immaginiamo le prime file durante l'esecuzione di brani come "Rock Out", puoi confermare? Come vi trovate on stage e quali sono stati i momenti, attualmente, più belli e soddisfacenti della vostra carriera?
Eheh....in effetti Rock Out scatena sempre una certa euforia collettiva tra il pubblico che ci viene a vedere anche per la prima volta. Fortunatamente questo effetto si vede su diversi nostri brani.
Come ci troviamo on stage?...Fosse per noi suoneremmo tutte le sere “on stage”!
Di momenti belli ce ne sono stati diversi. Sicuramente è sempre bello esibirsi nelle feste estive (tipo festa della birra) dove hai a disposizione palchi più grandi e dove riesci ad arrivare ad un numero maggiore di persone. Però non disdegnamo affatto le esibizioni in locali più “contenuti” in cui, lo show, il volume della nostra musica e pubblico presente fanno alzare la temperatura in maniera non indifferente.
La vostra attitudine biker ha un background "effettivo"? Chi di voi possiede una moto e quale?
Sì, direi di sì. Come i più attenti avranno notato sulla nostra copertina compare una mitica Moto Guzzi.
Paolo e Patrick sono grandi amanti di questo marchio motociclistico. Ovviamente ne hanno una e sicuramente arriveranno ad averne anche altre.
Voi provenite da Lecco, una ridente cittadina nel bellissimo sfondo del Lago. Come siete messi dalle vostre parti a livello di audience, locali e concerti? C'è un buon movimento o effettivamente c'è sempre la necessità di spostarsi nel milanese?
Strettamente nelle nostre zone di locali per suonare, dove vengono proposte serate live, ce ne sono 3 o 4, di piccole dimensioni. Le occasioni poi aumentano nel periodo estivo in cui diversi paesi e città organizzano le feste all' aperto. La necessità di spostarsi nel milanese o in altre zone penso sia una cosa normale se si vuole fare un certo numero di date live durante l'anno. Ma quello di spostarci per suonare non lo vediamo affatto come un problema anzi raggiungere nuovi locali e nuove persone è quello che vogliamo fare.
Quali sono i prossimi passi della band? date programmate per l'estate incombente e magari stesura di un nuovo album?
Dal punto di vista live, abbiamo qualche data programmata nei prossimi mesi e proprio in questi giorni stiamo organizzando e cercando le date per il periodo estivo e, anzi ne approfittiamo per dire “Chi ci vuole, ci chiami!” Ahahahah!
I prossimi passi invece per un nuovo album li stiamo già muovendo!
Abbiamo qualche canzone quasi pronta, molte idee e molto materiale su cui lavorare. Se tutto va per il verso giusto vorremmo arrivare nel 2015 con un nuovo album pronto per essere registrato.
Tutto quello che volete aggiungere, complimenti ancora per il disco ed in bocca al lupo per tutte le cose future!
Innanzi tutto volevamo ringraziarvi per questa intervista e dirvi che siamo veramente contenti che il nostro album vi sia piaciuto
Concluderemmo dicendo che noi ci siamo e ve l'abbiamo fatto sentire con FIRST RIDE. Chiunque fosse interessato alla nostra musica deve solo contattarci, noi risponderemo “Presente!”
Per i fans vecchi e nuovi il messaggio è: “Supportateci e continuate a credere in noi, non ve ne pentirete!...e ovviamente buon divertimento!

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Intervista a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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