(01 dicembre 2023) Black Winter Fest XV @ Milano (prima serata)

Info

Provincia:MI
Costo:28,00 euro
Per festeggiare i 15 anni del Black Winter Fest, quest'anno gli organizzatori Nihil Productions, Daemon Star ed Orion Agency hanno fatto le cose in grande: due giorni invece di una sola giornata come le precedenti edizioni.

Luogo scelto per la kermesse ancora lo Slaughter Club di Paderno Dugnano, struttura adatta per manifestazioni di questa portata.
Ad accompagnarmi in questa due giorni c'è sempre Tiziana, vera cultrice da decenni della nera fiamma.

La prima giornata, flagellata da freddo e pioggia, vede come headliner gli Arcturus, coadiuvati da 3 bands nostrane.

Arriviamo al locale sotto una pioggia battente e stanno già suonando i Sedna. Non siamo ancora entrati e già capiamo che i volumi sono assurdi.
Nel locale poi non si riesce quasi a stare per i suoni altissimi, a meno che non si sia dotati di tappi per le orecchie.

I Sedna, gruppo nato a Cesena, sono fin qui autori di 3 album ed un Ep. Propongono una specie di black atmosferico con brani lunghissimi, voce angosciante tipica per la proposta fornita, scenografia non pervenuta e interazione col pubblico inesistente. Non è la mia tazza di tè, ma il genere ha numerosi seguaci e i Sedna avranno sicuramente soddisfatto i loro palati

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Lineup
Alex Crisafulli – voce, chitarra
Fabion Dautaj – chitarra
Manuel Zanotti – voce, basso
Rolando Ferro (session) – batteria


Setlist
Sons of Isolation
The man Behind the Sun
Act. II


Dopo un necessario pit stop per bersi una birra e ingoiare un panino, tocca ai Necroart.
Che dire, a me sono piaciuti molto. Provenienti da Voghera e autori di un album pubblicato da poco, The Highest Law, il loro quinto LP, i nostri propongono un death metal con venature melodiche (tastiere presenti). Il frontman Max Finotello è un grande performer ed un animale da palco, gli altri hanno grande perizia tecnica ma troppo statici sul palco. Tutti comunque autori di un'ottima performance tanto che i circa 40 minuti di esibizione sono volati in un attimo. Complimenti perchè per una band death con le loro caratteristiche un contesto come questo festival poteva rilevarsi un problema. ma così non è stato, anche per la risposta del pubblico presente.

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Lineup
Max – voce
Filippo – chitarra
Marco – chitarra
Daniele – basso
Davide – tastiere
Tiaz – batteria


Setlist
Intro (Inhale)
Son of Worms
An Invocation for the Horned
Lamma Sabactani
Still Dying God
Magma Flows
Necronova


Alle 22.30 circa salgono sul palco i Cultus Sanguine. La band, capitanata da Joe, è sulle scene da oltre 30 anni e ricordo una loro esibizione a cui assistetti nel lontano 1998 ad uno Psychoparty! (mini festival organizzato per alcuni anni da quel cavallo pazzo di Pascoletti). Impatto scenico che surclassa quello dei due gruppi precedenti, con tanto di fiori secchi lanciati sul pubblico, ora più numeroso, e un cappio dondolante nelle mani del frontman durante un paio di pezzi.
La proposta dei Cultus Sanguine è un mix fra dark e doom metal di pregevole fattura, dove la voce aggressiva e fredda di Joe la fa da padrona. Formazione storica del nostro underground ed una garanzia in ambito live. Il giorno dopo si esibivano a Genova e solo una grande passione può spingere questi musicisti non più di primo pelo e che non vivono di musica, a sobbarcarsi questi spostamenti. Tanta stima.

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Lineup
Joe – voce
Federico – chitarra
Daniele – tastiere
Luca – basso
Fabrizio – batteria


Setlist
Le Tombe (Intro)
Facing Vulture Season
Delusion Grandeur
The Sum of all Fears
The Calling Illusion
Lady of Lies
Dust Once Alive
My Journey is Long but my Time is Endless
We Have no Mother
Il Sangue
Among Shadows (Outro)


La prima giornata si chiude con i norvegesi Arcturus. Il pubblico si aggira ora intorno alle 150 presenze e tutti sono in trepidante attesa degli headliner.
Di black hanno ormai ben poco e non hanno al momento nuovo materiale da proporre. Non che siano mai stati prolifici dato che in circa trent'anni di carriera gli album sono solo cinque.

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Prima volta che li vedevo dal vivo e la loro proposta musicale non mi entusiasma ma ero curioso di saggiarli in sede live. Ebbene, al netto dei problemi tecnici piuttosto fastidiosi e continui che ha avuto il chitarrista, la band ha sfornato una prestazione eccellente con il frontman Vortex vero mattatore della serata, vestito con una camicia di forza che ciondola avanti e indietro sul palco dello Slaughter.
Degno di menzione anche il lavoro alla batteria del leggendario Hellhammer. Una macchina da guerra impressionante e a mio giudizio in ambito black solo Frost gli è superiore. Suoni veramente ottimi, almeno dalla seconda fila dove eravamo noi. Da sottolineare la presenza di un loro roadie con maschera da pagliaccio che era seduto al fianco della batteria, manco fosse un badante :-).

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Eseguono pezzi attingendo da tutta la loro discografia, dal primordiale black degli esordi, che ho maggiormente apprezzato, a quella avantgarde più "recente". Un ottimo concerto veramente e all'alba dell'una passata ce ne usciamo dal locale contenti e soddisfatti pregustando la giornata di sabato, con più gruppi e più black in senso stretto.

Lineup
ICS Vortex – voce
Knut Magne Valle – chitarra
Sverd – tastiere
Skoll – basso
Hellhammer – batteria


Setlist
Evacuation Code Deciphered
Nightmare Heaven
Painting My Horror
The Chaos Path
Collapse Generation
Crashland
Master of Disguise
Shipwrecked Frontier Pioneer
Raudt og svart
To Thou Who Dwellest in the Night


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Report a cura di Matt Falco

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