(06 aprile 2024) Judas Priest + Saxon @ Milano

Info

Provincia:MI
Costo:74,75 euro
Uno scudo invincibile.

Viene sinceramente difficile trovare le parole appropriate per descrivere l'evento che ha visto raccogliere in una serata di inizio aprile una parte importante della storia del metal, dell'heavy metal.
Di quella tradizione britannica che ha segnato e influito indelebilmente tutto ciò che è venuto dopo.
Da Pontypridd a Skelmanthorpe passando per Sutton Coldfield si sono ritrovati sul palco del Forum di Assago tre mostri sacri di una storia che ha ormai toccato il mezzo secolo di vita e attività.

E allora parafrasando il genuino e marcatamente gallese Tyla Campbell, fanculo le set list, fanculo la cronistoria di una serata andata ben oltre i 'semplici' ascolti di "Ace of Spades", di "Wheels of Steel" o di "Breaking the Law".
È la pancia che deve avere diritto di cronaca.

Nell'unica data italiana del tour (contro le nove tedesche e le altrettante cospicue inglesi, meditiamo sempre su questi dati) il Forum di Assago ha risposto presente, il popolo del metal italiano ha ribadito ancora una volta di esserci, sempre e comunque.

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Da chi ha visto nascere il genere, e ancora non ha superato (e mai supererà) la fase, a chi ancora seduto sui banchi della scuola primaria ha potuto godere delle performance di tre signori nati, rispettivamente in ordine di apparizione, nel maggio del '61, nel gennaio del '51 e nell'agosto sempre del '51.
Alla vista di bambini di 8/10 anni con la maglietta dei Judas Priest, dei Saxon, dei Motörhead, mi sono detto: "un domani potrò andarmene in pace, il Metal ci sarà anche dopo di me".

Senza girarci troppo intorno la presenza sul palco di Glenn Tipton, unitosi alla band nel finale per "Metal Gods" e "Living After Midnight", ha colpito nel cuore. Un regalo che ogni appassionato presente si porterà per sempre nei ricordi, una performance che nonostante i problemi che tutti sappiamo ha fatto comprendere perché la storia della band si è fatta leggenda.

Al termine di una serata magica, dove il rombo della Low-Rider del 1981 ha tuonato ancora, rimane il piacere di aver assistito a qualcosa di grande, di aver ascoltato brani capaci di attraversare il tempo, di aver goduto di esibizioni in grado di cancellare l'età.
Abbiamo assistito ad un evento voglioso di rendere quello scudo di metallo per sempre invincibile.

Report a cura di Joe Zagari
Report a cura di Ghost Writer

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