Copertina 6

Info

Anno di uscita:2008
Durata:42 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. WHISPERS
  2. LOST INNOCENCE
  3. BLINDED BY HATRED
  4. FACE THE TRUTH
  5. THE OTHER SIDE
  6. DESTINY
  7. MEMORIES
  8. BRING ME TO HEAVEN
  9. ON THE EDGE
  10. CLOSER TO DEATH
  11. INDIFFERENCE

Line up

  • Aya: vocals
  • Maurycy "Mauser" Stefanowicz: guitars
  • Heinrich: bass
  • Wawrzyniec "Vaaver" Dramowicz: drums

Voto medio utenti

Se siete appassionati o comunque seguite con medio interesse il panorama metal mondiale, saprete certamente che dietro questi UnSun, al debutto su Century Media, si cela l'ex chitarrista dei Vader Mauser, che abbandonate le sonorità death metal dello storico gruppo polacco si è gettato a corpo morto in un gruppo sfacciatamente commerciale e che punta TUTTO sull'immagine di Aya, che credo sia la moglie di Mauser, che si diletta a gorgheggiare in un gruppo gothic, ovviamente in bilico tra Lacuna Coil, Evanescence eccetera eccetera eccetera.

Insomma, si può dire chiaramente che tanto non è una colpa, Mauser s'è rotto le palle di alzare due lire in puzzolenti e minuscoli club e vuole guadagnare quei due euro in più per godersi la maturità e concedersi qualche lusso: non importa se la musica non vale un granchè, tanto oggi anche il metal è corroso dal morbo di Mtv: le cantanti devono essere figone, arrapanti, sexy, così possono essere schiaffate ovunque (in questo caso anche copertina, cioè proprio scandaloso), farci i video, passarli ovunque in modo da creare una sovra esposizione che levati; insomma, tra cd concerti o altro, faccia arrivare qualche soldo e, chissà, tentare il botto che è riuscito qualche anno fa ai Lacuna Coil grazie all'apporto necessario di Cristina Scabbia.

Gli UnSun giocano su queste coordinate con un disco che più facile e plastico è impossibile comporre: melodie prefabbricate, linee vocali dall'immediata assunzione, chitarre falso-aggressive e la voce di Aya, niente di che ma nemmeno male, insomma una normalissima cantante con una normalissima voce.

E Mauser? Beh, niente da segnalare anche per lui, svolge un semplicissimo lavoro alla sei corde, che tanto questa musica non richiede alcun impegno particolare.
I brani, senza pretendere alcunchè, si lasciano ascoltare com'è ovvio che sia per un genere musicale che punta tutto sul coinvolgimento della massa pecorona e pecoraia, con qualche "punta" più alta ma generalmente con il medesimo livello, anche perchè praticamente sono tutti felicemente uguali.

In definitiva, tralasciando il fatto che io sia un fan dei Vader (altrimenti a questo disco darei 0 con tanto di calcio nel culo a Mauser), questo "The End of Life" è un album che sconsiglio vivamente a tutti gli amanti della musica metal.

Consigliato invece un ascolto da parte della new wave of audience heavy metal, quella che di questa musica non capisce davvero nulla e che non ha alcuna mira a ciò, che crede che i Trivium o gli Avenged Sevenfold siano "fighi" e che sbava dietro ogni gruppo che presenti due melodie facili in croce ed una minigonna cortissima dietro il microfono.
Questo disco vi entusiasmerà non poco.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli
Unsun - The end of life

Primo album in casa Unsun,formazione capitanata dalla bionda Aya,che pur essendo una ragazza da copertina,solo in tempi recenti ha trovato coraggio di lanciarsi sul mercato discografico,riuscendo di conseguenza a registrare un concept album che poggia basi stilistiche su un ruvido e potente fraseggio melodico che amalgama banal film fantasy e reality stories

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 ott 2008 alle 08:09

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