Copertina 7

Info

Anno di uscita:2008
Durata:32 min.
Etichetta:Emerald Recordings

Tracklist

  1. THIS TIME
  2. SUNSET OF MY HOPE
  3. THE BETTER WAY
  4. THROUGH THE THRESHOLD
  5. LABYRINTH
  6. WALK ALONE
  7. BETRAY ME
  8. THE REST IS SILENCE
  9. SHADE THE SUN

Line up

  • Alessandro: vocals
  • Angelo: guitar
  • Filippo: guitar
  • Andrea: bass
  • Simone: drums

Voto medio utenti

Avevamo lasciato gli Inside Process al demo dell’anno scorso, tre brani che facevano ben sperare per il futuro della band. Ed infatti così è stato, visto che i nostri metalcorer tornano oggi con un full length ed un contratto con la Emerald Recordings. Nell’altra recensione avevo scritto buone cose sulla band di Viterbo, in quanto pur suonando un genere realmente inflazionato e giunto ormai praticamente al capolinea, i nostri riuscivano a distinguersi dalla massa grazie al fatto che il lato più spiccatamente metal predominava su quello più melodico. Tutto ciò lo ritroviamo anche in questo debutto sulla lunga distanza, che ci consegna un gruppo comunque più maturo rispetto al demo dello scorso anno, e che continua a puntare sull’impatto piuttosto che sulle parti più fighette, come molte band che suonano questo genere fanno, sperando di accattivarsi le simpatie dei meno avvezzi al metal, anche se bisogna ammettere che rispetto al demo qualche ritornello più ‘facile’ spunta qua e là con più frequenza. Se a questo aggiungiamo che la band ha curato il cd sotto ogni aspetto, con una cura particolare per quanto concerne la produzione, possiamo sicuramente affermare che gli Inside Process possono tranquillamente puntare ai vertici della scena, per quanto riguarda il loro genere. Andando più nello specifico, le influenze dei gruppi di riferimento ancora sono abbastanza marcate (Caliban su tutti), ma la band riesce a diversificare abbastanza il proprio sound con innesti più pesanti alla Sepultura/Fear Factory e, fattore nuovo rispetto al demo, qualche richiamo alla scena thrash/death svedese. Insomma, un lavoro che ha le carte in regola per poter colpire la frangia più giovane e modernista degli ascoltatori metal, con composizioni mature che convincono. Trattandosi di un esordio stiamo già su ottimi livelli… se la band riuscisse a scrollarsi di dosso anche gli ultimi richiami ai gruppi di cui sopra, le cose andrebbero ulteriormente meglio.
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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