Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2008
Durata:non disponibile
Etichetta:Roadrunner

Tracklist

  1. INFLIKTED
  2. SANCTUARY
  3. TERRORIZE
  4. BLACK ARK
  5. ULTRA-VIOLENT
  6. HEX
  7. THE DOOM OF ALL FIRES
  8. BLOODBRAWL
  9. NEVERTRUST
  10. HEARTS OF DARKNESS
  11. MUST KILL

Line up

  • Max Cavalera: voce, chitarra
  • Igor Cavalera: batteria
  • Joe Duplantier: basso
  • Mark Rizzo: chitarra

Voto medio utenti

Non sapevo cosa aspettarmi dai Cavalera Conspiracy, dopo le deludenti carriere rispettive di Max e Igor, uno con i Soulfly e l'altro con la pallida copia modernista dei Sepultura che furono.
Forse tutto tranne che un ritorno tanto palese al sound dei primissimi anni '90, prima ancora del boom commerciale e di un album controverso quale "Roots".
Già, perchè questo "Inflikted", che ci ripresenta per la prima volta i due fratelli Cavalera assieme a distanza di 12 anni dal famoso split, è un clamoroso ritorno ai riffing di Arise, alle velocità di quegli anni, ma con una vesta riammodernata nella produzione e negli arrangiamenti. Compaiono gli assoli (anche se forse era meglio il contrario, ad essere sinceri), la produzione si ingrossa, il muro di chitarre si alza poderoso e sotto ad una sezione rtmica schiacciasassi si innestano quei passaggi di lead tipicamente made-in-Sepultura che caratterizzarono "Chaos A.D."
L'inizio è da brividi: come Max parte a cantare non si può rimanere impassibili. "Sanctuary" è un brano di Arise, non ci sono dubbi. L'hardcore di "Nevertrust" è di "Chaos A.D.".
"Inflikted" scorre via trascinandosi dietro tutto, con la sua inaudita potenza e quel suo fascino che inevitabilmente ammalia chi con i Sepultura di una volta ci è cresciuto ed ha vissuto con disappunto tutto quanto successo dal 1996 in avanti.
Di pecche ce ne sono, se cerchiamo di mettere da parte un attimo il coinvolgimento emotivo. Innanzitutto non tutto il disco è davvero indimenticabile... alcune canzoni oggettivamente sono scialbe e gli episodi davvero trascinanti sono circa una manciata. In secondo luogo Igor Cavalera c'è, suona, è bello vedere il suo nome e saperlo dietro le pelli ma... questo trigger non rende giustizia ad un batterista che non ha mai brillato per tecnica o precisione, ma che ha sempre avuto gusto e stile unici e inconfondibili.
"Inflikted" soddifa, è un bel pugno nello stomaco, e fortunatamente nulla a a che fare con Soulfly e gli ultimi Sepultura; certo, poteva essere meglio, ma in fondo ben miscela quel riffing thrash-death brasiliano che davamo per disperso ad una veste attuale, creando un muro sonoro non indifferente. Di sicuro è il disco che cancella un pezzo di "Roots" e riparte dal 1993, con un buco temporale di 15 anni, e questa cosa sicuramente non può che fare felici tanti fans della vecchia guardia, me compreso.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa
Passabile

Un riciclaggio dei fasti dei Sepultura. Alcuni buoni pezzi, i primi due e qualche altro disseminato nel disco. Certamente la freschezza latita.

Noioso e irritante

Disco immondo, noia mortale e squallore sonoro. E, come se non bastasse, il tentativo di propinare questi pezzi infarciti da una produzione moderna di 'nevermoriana' memoria, poi, è la ciliegina sulla torta. Questi due (i Cavacosi, dico) già erano messi male in tempi non sospetti ma se Aigor dietro alle pelli - nel bene e nel male - se l'è sempre cavata, quell'altro da quando gli è morta la figliastra o figliastro o quello che è si è totalmente rincoglio.

Pessimo

Per me è davvero un disco fatto coi piedi. Se fosse stata la Grazioli Conspiracy invece di quella Cavalera non se lo sarebbe filato nessuno.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 mar 2008 alle 12:37

Uhm, a me è piaciuto. Onestamente non mi aspettavo un capolavoro, oramai non sono in grado di scriverlo...però, a fronte di una produzione che rasenta lo schifo (il 90% dei Soulfly e tutta la proposta Sepulturiana post "Roots") questo "Inflikted" è grasso che cola.

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