Anterra - L'Uomo L'Anima Il Vento

Copertina 6

Info

Anno di uscita:2007
Durata:65 min.
Etichetta:Subra

Tracklist

  1. MESCOLANZA DI RAZZA
  2. L'UOMO L'ANIMA IL VENTO
  3. PENSIERO AZIONE
  4. CERCARE FUNGHI
  5. LA FABBRICA DEL TEMPO
  6. THE DARK SIDE OF THE MAN
  7. COME UN GIORNALE
  8. SOLE
  9. SONA MOI SONA
  10. CERCO VETRO
  11. UOMO GATTO O CANE
  12. GIORNO FORTUNATO
  13. LA STANZA

Line up

  • Angelo: vocals, guitars
  • Mark: guitars
  • Matt: bass
  • Giù: drums, backing vocals

Voto medio utenti

Anterra, nel dialetto salentino significa "pavimento", "in terra". Anterra è il nome di questa band di Belluno, un quartetto attivo da circa sei anni. Anterra, un nome particolare per un gruppo di difficile collocazione all'interno del panorama musicale odierno. Per stessa ammissione della band, il genere proposto è una mescolanza tra rock alternativo, hardcore e punk, reggae ed una robusta iniezione di folk. Quello che viene fuori da questo intruglio, è riversato in 13 brani per quasi 65 minuti di musica onesta ( cioè composta senza ammiccare alle melodie zuccherose o alle correnti più in voga ) e suonata con vigore e voglia di impressionare l'ascoltatore. Proprio da quest'ultimo aspetto partono le mie critiche: infatti la band troppo spesso confonde la giusta urgenza hardcore, così come la storica brutalità punk, come l'unica via de seguire, e ciò viene fatto, molto probabilmente, per sconvolgere l'ascoltatore di turno. Mi spiego meglio: spesso, anche in brani che meriterebbero uno sviluppo più sereno, rilassato e ragionato, il quartetto pigia pesantemente sul pedale dell'acceleratore, spingendo il sound in direzioni, si "in your face", ma il più delle volte queste soluzioni conducono in vicoli ciechi, nei quali la violenza fine a se stessa non trova altro che mura sulle quali disgregarsi. Questa non è assolutamente una critica che affossa il mio giudizio finale del disco, solo che la band deve ragionare su questo aspetto, proprio perché ha nel proprio bagaglio altri elementi di valore, con i quali poter evolvere al meglio il proprio sound. Quando la band smorza i toni, colorando con tinte caldissime alcuni brani ( si senta ad esempio "Sona Moi Sona", con un'anima reggae davvero coinvolgente ), il risultato è quello di ottenere canzoni dal forte impatto emotivo. Succede anche in brani dall'anima più rock, di quello sporco ed alternativo, come in "The Dark Side Of The Man" o "Come In Un Giornale", brano caratterizzato da un testo ironico che ci si ritrova a canticchiare giù dopo due ascolti. Certamente la componente hardcore e punk non porta solo critiche, ci mancherebbe, ed a supporto di quanto appena scritto, accade che in brani come l'opener "Mescolanza Di Razza", tutti gli ingredienti siano perfettamente bilanciati. Nei quattro musicisti, alberga anche un'anima psicotica, che si svela impunemente in "Uomo Gatto O Cane", che parte come un liquido esempio di post rock, ma è solo una fugace apparizione, visto che la band tramuta rapidamente il tutto in una scheggia impazzita al limite del noise. In definitiva, il giudizio finale è positivo, anche se non siamo al cospetto di un disco epocale. Come primo passo è certamente incoraggiante però la band deve limare i difetti di cui sopra; difetti fisiologici, difetti che ogni band all'esordio deve affrontare. Risolti questi, i quattro riusciranno finalmente ad ottenere la quadratura del cerchio, potendo così scrivere un lotto di canzoni coese e non dispersive, cosa che succede con questo "L'Uomo, L'Anima, Il Vento". Ultima cosa, il minutaggio finale è un pò "troppo", 65 minuti sono un cammino assai estenuante, soprattutto se si percorre un sentiero con certe zavorre ( "Cerco Vetro" è pessima, ragazzi miei... ). Alla prossima, certo di ritrovarvi in formissima, destituiti da inutili orpelli.
Recensione a cura di Andrea 'ELASTIKO' Pizzini

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