Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2005
Durata:38 min.
Etichetta:Regain
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. VICTORIOUS DAWN RISING
  2. PURGATORIAL OVERDRIVE
  3. THE DESTROYER
  4. AS LEGIONS COME
  5. SWORN
  6. SYNTHETIC SIN ZERO
  7. FLESH IS FRAGILE
  8. WRETCHED CUT
  9. DECONSTRUCTION MACABRE

Line up

  • Johan Jansson: vocals
  • Jonas Kjellgren: guitars
  • Johan Ahlberg: guitars
  • Martin Schulman: bass
  • Ronnie Bergerstål: drums

Voto medio utenti

Miiii, ancoraaaa!!! Ancora i Centinex, ancora un album, ancora un cambio di etichetta, ancora un cambio di stile!!! Non se ne può più, ogni volta sembra quella buona, ed invece i nostri si divertono nello stravolgere tutto daccapo, lasciando disorientato l’incauto ascoltatore. Dopo la parentesi Candlelight degli ultimi due albums (il furioso “Diabolical Desolation” del 2002 ed il più fine e melodico “Decadence” del 2004), che sembrava destinata a durare dato il buon successo commerciale riscosso, gli scandinavi passano alla Regain Records, virando nuovamente e passando ad un genere non ancora toccato in precedenza, ovvero un thrash/death di matrice molto più moderna, abbandonando così quella old-school che nel bene e nel male li aveva sempre contraddistinti. Ci troviamo così di fronte ad elementi già ascoltati in bands come i The Haunted, i The Crown o ancor di più nei Terror2000 ma, attenzione, ed ecco qui la sorpresa che non ti aspetti, i Centinex lo fanno dannatamente bene, spesso molto meglio di bands sopracitate!
Appurato ormai che il gruppo di Martin Schulman (unico superstite del primo lontanissimo album del 1992) ha raggiunto un livello tecnico notevole e sa sfruttare i Black Lounge Studios in maniera davvero eccellente, data la perfetta produzione del disco, c’è da dire che nel 2005 i Centinex possono permettersi davvero questo eclettismo musicale, dato che negli ultimi episodi si sono dimostrati sempre molto al di sopra della media in qualsiasi prova si siano imbarcati. Basti ascoltare le mazzate di “Victorious Dawn Rising”, “The Destroyer” o “As Legions Come” per rendersi conto della furia omicida dei Centinex, mai scontati, mai banali, direttissimi e deflagranti per impatto, con una inventiva, una verve ed una freschezza compositiva assolutamente rara di questi tempi. Nella seconda parte del disco chiamata “Earth Inferno” riaffiorano poi reminescenze black metal che rendono il tutto ancora più evil e violento…insomma, un solo ascolto della conclusiva “Deconstruction Macabre” vi basterà per farvi rendere conto di cosa sono stati capaci di fare!
Sicuramente una certezza, non solo nel loro piccolo, ma in tutto il panorama death metal, dopo ben 13 anni i Centinex possono sicuramente aspirare ad un ruolo da leader nella musica estrema, sicuramente migliori e più in forma di tante bands più altisonanti od appartenenti a roster di labels più blasonate come Century Media o Nuclear Blast. Centinex kicks asses!!!
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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