Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2001
Durata:50 min.
Etichetta:SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. TO BE
  2. CRAZY ME?
  3. TAKE ME HOME
  4. BABY DOLL
  5. NO NEED TO HAVE AN ANSWER
  6. DISCOVERY
  7. STREET OF BABYLON
  8. RIVER
  9. BLOWING AWAY
  10. I WANT YOU TO KNOW
  11. FICTION

Line up

  • Andre Matos vocals, piano
  • Sascha Paeth: guitars, keyboards, bass
  • Robert Hunecke-Rizzo: drums
  • Michael "Miro" Rodenberg: keyboards

Voto medio utenti

Se n'è parlato molto dell'uscita di questo progetto denominato Virgo. L'unione dei due artisti Andre Matos (ex Angra) e Sascha Paeth (ormai presente ovunque) ha portato a questo omonimo album, un misto di interessanti influenze che sinceramente non mi sarei mai aspettato.
Mi sarei aspettato da questo disco un lavoro power metal melodico al passo col trend di questo periodo.... ed invece no! In questo non c'è traccia di power metal, tantomeno metal.... questo è un disco rock, dove le influenze sono svariate.
Per certi versi ed in alcuni punti, i Queen sono la band che dettano le coordinate, ma non mancano situazioni molto singolari e davvero divertenti.

Ad aiutare il duo in studio (non per quanto riguarda il songwriting, per cui la responsabilità è tutta di Matos/Paeth) troviamo Miro alle tastiere, Robert Hunecke-Rizzo alla batteria ed Olaf Reitmeier al basso.
Sento di elogiare questo disco su alcuni punti, per l'artwork, molto elegante ed essenziale, per l'ottima produzione, uno dei punti di forza del disco e l' esecuzione di tutti i musicisti (ricordo anche che Matos, oltre alla voce, si è occupato di quasi tutte le parti di piano).... dal punto di vista tecnico non c'è nulla da dire.

Ascoltando Virgo vi inbatterete in situazioni molto varie e differenti fra loro, cosa che può essere sia positiva che negativa; l'avere una certa varietà di brani mentre potrebbe essere, lo è nel 70% dei casi, un punto a favore grazie all'effetto "sorpresa", allo stesso tempo è anche un punto a sfavore, avere una propria identità è molto importante e questo di certo non aiuta.
In parte è il caso di Virgo, sì, le canzoni sono molto varie fra loro, ma non ho carpito con chiarezza la loro direzione artistica.
Speedy rock songs, "Baby Doll" e "Blowing Away", mid tempos, "Crazy Me?" "I Want You To Know", ballads "Take Me Home", "No Need To Have An Answer", rock songs "Baby Doll", Queen song "To Be", cori gospel ("River"), campionamenti e con la sopresa finale, un tributo da parte del duo agli anni 60 ("Fiction"), con un Matos sopra le righe, è sommariamente quanto trovere in questo disco.

Virgo è di sicuro un disco molto valido, ma devo ammettere che è strano, è difficile da giudicare. Ci sono canzoni di un certo livello, canzoni divertenti e canzoni molto fiacche; la cosa che mi ha lasciato interdetto durante il periodo di ascolto di questo disco è stato brevissimo.
Ho messo in loop questo disco molte volte in modo forzato, già dopo i primi 5 ascolti non avevo più "l'esigenza" e la voglia di ascoltarlo.... una cosa singolare dato che il disco tutto sommato non è male. Continuo a non ascoltarlo più, spero sarò smentito col tempo. Per ora è un disco più che sufficiente, ma nulla di più.
Recensione a cura di Elio Bordi

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