Gli Edenslave si sono formati agli inizi dell'anno scorso, ed inizialmente si sono "scaldati" coverizzando Helloween, Stratovarious, Edguy e Gamma Ray (loro la conclusiva "Tribute to the Past").
E le influenze accumulate si fanno sentire: un tripudio di sonorità Power Metal introdotte da un breve estratto di "Love Me Tender" (?!). A questo punto l'impressione è che questi romani giochino un po' a fare gli Edguy, ed, infatti, l'influenza del gruppo guidato da Tobias Sammet è piuttosto evidente sull'opener "Forever". Il confronto con il vocalist tedesco è però una prova dura per Claudio, cantante degli Edenslave, dotato di una voce adatta al genere ma che necessità di essere curata ed impostata meglio, sopratutto quando le tonalità si fanno più alte (vedasi ad esempio il finale di "Edenslave"). La sua voce regge comunque bene nella prima parte di "On the Road", brano roccioso lanciato su di una ritmica alla Manowar, ma meno all'altezza del refrain.
Da parte loro i musicisti (il basso lo suona l'ospite Carlo Fantoni dei Windrow) spingono e pestano come si conviene, anche se non si distaccano mai dai canoni del genere. "Edenslave" si apre potente e veloce, in pieno stile Stratovarius (anche nelle linee vocali) con un leggero tocco orientaleggiante e concedendo larghi spazi ai fraseggi strumentali.
Qualche imprecisione e sbavatura di troppo sia nelle proprie composizioni sia nella cover di "Tribute to the Past" (eppoi serviva davvero il siparietto demenziale alla fine del pezzo?) penalizzano questo loro primo demo ma certo non la buona volontà e le prospettive messe in campo dal gruppo.

Contatti: Email: wildchild@email.it - Web Site: www.edenslave.com