Copertina 5,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2012
Durata:40 min.
Etichetta:Liljegren Records

Tracklist

  1. ARISE
  2. PANIC
  3. DEATH COMES TO ALL
  4. THE ROSE
  5. TAINTED INSIDE
  6. TIME TO DIE
  7. THE ANCESTORS GUIDE
  8. GAME OVER
  9. WELCOME TO HELL
  10. FALL DOWN
  11. INTO THE FIRE

Line up

  • Mattias Johansson: guitars
  • Calle Sundberg: vocals, guitars
  • Johan Tranborg: bass
  • Tommy Reinxeed: drums

Voto medio utenti

I Charlie Shred sono bruttini. Da vedere eh, sono proprio bruttini. Quindi sicuramente possiamo dire che non è il look la cosa su cui i 4 svedesi puntano per sfondare nel mondo della musica. E dire che 3/4 di loro già hanno fatto un buon passo in questo mondo, facendo parte dei ReinXeed, band che negli ultimi anni ha sfornato dischi di ottimo livello quali "Majestic" e "1912".

Quello che mi chiedo io è quindi: perchè? Perchè metter su un'altra band, con gli stessi membri (tranne uno), che suona praticamente la stessa musica, per la stessa etichetta e con un disco in uscita lo stesso anno? Onestamente, non sono ancora riuscito a darmi una risposta e penso che difficilmente ne arriverà una sensata.
L'unica cosa che cambia rispetto ai ReinXeed è un'inspiegabile cambio al microfono: Tommy Johansson infatti, mastermind e asso pigliatutto in fatto di strumenti suonati, passa dietro alla batteria (oltre a provvedere alle backing vocals e ad alcune parti di tastiera e chitarra), mentre il buon Calle Sundberg si sposta dalla chitarra al microfono.
Cambio che, a tutto dire, penalizza e non di poco i Charlie Shred.
Se infatti Tommy è un cantante di tutto rispetto, capace di sfoderare prestazioni decisamente sopra le righe, Calle si dimostra un performer mediocre, dalla voce acuta ma poco incisiva, che a tratti ricorda quella del primo James Hetfield, risultando monotono e spesso addirittura fastidioso. L'abbondante quanto imbarazzantemente palese uso dell'auto-tune poi è da ergastolo.
Un altro elemento che convince poco è, stranamente, la chitarra dell'altro Johanssen, che dei ReinXeed è invece uno dei punti di forza: qui gli assoli sembrano troppo spesso slegati dal resto della canzone, riducendosi a meri esercizi di stile di nemmeno grandissima qualità.
In mezzo a questi difetti si stagliano 11 canzoni tutto sommato piacevoli da ascoltare, che nulla tolgono e nulla aggiungono ad un genere ormai saturo, quel power metal melodico di stampo scandinavo che tanta fortuna ha generato ma che inizia un po' a puzzare di stantìo.

Disco quindi consigliato a pochi irriducibili. Se volete davvero dare una chance a questi musicisti, procuratevi i loro lavori coi ReinXeed, tutt'altro spessore. "Charlie Shred" è un album semplicemente discreto, semplicemente anonimo, semplicemente evitabile. Alla fine, i Charlie Shred sono bruttini anche da ascoltare.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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