Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2024
Durata:43 min.
Etichetta:Memento Mori

Tracklist

  1. THIN THE HERD
  2. BACCHANAL OF THE MORTAL
  3. DECEASED RACES
  4. REEKING FILTH OF AGES
  5. PRIMITIVE DOCTRINES CRUSHED
  6. MAULED BY UNSEEN ATROCITIES
  7. AMONG THE SUFFERING SOULS
  8. THE DEAD'S DEAFENING SILENCE

Line up

  • Max Neira : guitars, bass, vocals
  • Carlos Fuentes : drums

Voto medio utenti

Coerenza, costanza, attitudine, qualità … 'The Continuous Nothing' é 'semplicemente' tutto qui , ovvero é tutto nell'essenza stessa del death metal, un genere che non ha mai rinnegato se stesso, che si é evoluto rimanendo fedele alle proprie radici e che, anche quando guarda ai padri fondatori del sound , se fatto bene, risulta 'originalmente devastante' e brutalmente unico … si lo ammetto senza remore, questo magnifico ritorno del duo cileno mi ha letteralmente steso, maltrattando le mie orecchie senza pietà e donandomi quel sorriso ebete di totale appagamento che sempre più raramente mi si stampa in faccia tra tante perdite di tempo plasticose e plastificate che mi tocca ascoltare … credetemi se vi dico che gli amanti del death metal, soprattutto di matrice americana, avranno di che commuoversi ascoltando quest'album … la track list é un saggio di puro godimento sonoro, tra cui, lo ammetto candidamente, un martellamento come 'Reeking Filth Of Ages' o l'opener 'Thin The Herd' (uscita direttamente dalle session di 'Covenant') mi hanno gasato e non poco facendomi scapocciare come non mi capitava da tempo ... sarà che in tutto l'album sono continui , seppur ben inseiriti e 'nascosti' (come in 'Primitive Doctrine Crushed' o 'Among The Suffering Souls') i rimandi ai miei amatissimi Morbid Angel, sarà che drumming e vocals spesso rimandano ai primi inarrivabili Deicide, ma non riesco a smettere di ascoltare 'The Continuous Nothing' … é una droga potentissima che prende anima e corpo e che ti fa andare subito in addizione … produzione potente e registrazione 'classica' contribuiscono a confezionare il disco dell'anno in ambito classic death metal, difficilmente superabile per intensità e songwriting. Se pero' non siete ancora convinti e credete che questa recensione sia solo l'iperbole di un nostalgico boomer ascoltatevi gli oltre 9 minuti della conclusiva 'The Dead's Deafeting Silence' … se ne uscirete vivi , abituati come siete agli 'ascolti arcobaleno' , allora forse capirete che fino ad oggi vi siete persi molto e non avete chiaro cosa sia il vero metallo della morte … devastante, distruttivo, apocalittico, THIS IS DEATH FUCKIN' METAL !

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