Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2023
Durata:39 min.
Etichetta:Sepulchral Productions

Tracklist

  1. INCUBATION
  2. SOLEIL DES MéDUSES
  3. AUBE CANNIBALE
  4. IGNITUS
  5. L'éTERNEL RETOUR

Line up

  • Cadavre : drums
  • Blanc Feu : vocals, guitars, piano, effects

Voto medio utenti

A distanza di ben 13 anni tornano sulle scene i canadesi Mêlée des Aurores che nel frattempo hanno snellito la line up, passando da tre a due elementi. Il progetto, come sicuramente sapranno i più attenti tra voi, è uno sfogo ‘una tantum’ di Blanc-Feu e Cadavre, già in Cantique Lépreux e Chasse-Galerie, ma a differenza di quello che si potrebbe facilmente pensare, questo non è un progetto da ricollegarsi direttamente nel tradizionale ‘metal noir Quebecois’ ... il debut album ‘Errances’ era un onesto e striminzito (24’) platter di atmospheric black metal che non ha destato poi molta attenzione nel panorama estremo, cosa che invece farà sicuramente il nuovo ‘Aube Cannibale’, un album che stravolge completamente il sound della band e da un significato proprio e personale a questa entità. Ho sempre pensato che un musicista quando si dedica ad un side project lo deve fare perchè ha altro da comunicare che quanto fatto con la band madre e questi 39’ rispecchiano in pieno il mio pensiero ... pur non essendo un amante del ‘dissonant’ in generale, devo ammettere che il miscuglio di Portal/Blut Aus Nord/Deathspell Omega e l’utilizzo avanguardista di strumenti come pianoforte, contrabasso, violino e altri, hanno fatto si che le 5 tracce qui contenute siano quanto di più spiazzante e inaspettato potesse uscire dalle menti dei musicisti coinvolti. I due pezzi iniziali ‘Incubation’ e ‘Soleil De Méduses’ , da soli basterebbero per farvi impazzire nel voler seguire la logica compositiva schizzata del duo ... un continuo chiaro-scuro musicale dall’effetto spiazzante e talvolta corrucciante, infatti il ‘che c*z*o centra questo passaggio’, viene spesso in mente durante l’ascolto , ma è solo una volta andati in fondo alla conclusiva ‘L’Eternel Retour’, altro pezzo da oltre 9’ come i primi due, che sembra finalmente ‘schiarirsi e manifestarsi’ il senso di quest’album. Se, come il sottoscritto, preferite lavori più lineari e diretti, avrete senz’altro delle difficoltà iniziali ad approcciarvi a quest’album, se però avrete la voglia e soprattutto ‘il coraggio’ di mettervi all’ascolto con pazienza e attenzione, troverete una piccola gemma nera, di cui difficilmente vi stancherete e che vi coinvolgerà come non mai nell’ascolto, portandovi in un labirinto vorticoso di note e follie musicali... Sorpresa assoluta.

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