Seconda uscita discografica, sempre sotto la Massacre Records, per gli australiani Night Legion, dopo l’omonimo esordio del 2017.

Fight Or Fall è un discreto lavoro, contraddistinto da un sound spigoloso il giusto, basato su sonorità heavy-power caratterizzate, a loro volta, da buon tiro melodico, anche se talvolta ricercato quasi ossessivamente, soprattutto dal nuovo frontman Louie Gorgievski, il cui registro vocale si dimostra eccessivamente morbido, troppo impegnato a inseguire la musicalità, a scapito della sostanza, quest’ultima fortunatamente compensata dalla sfera strumentale.
La voce, che non è brutta, sia chiaro, ma semplicemente non è il timbro ideale per lo stile graffiante dei Night Legion, è forse l’unico aspetto poco convincente di un disco che, nel complesso, funziona bene, grazie soprattutto alla robustezza dei brani e per le ficcanti trame di chitarra, curate dall’accoppiata Stu Marshall-Col Higginson, oltre che per un’interessante varietà compositiva.
Le tracce, nonostante siano semplici da un punto di vista puramente tecnico, si distinguono per la loro eterogeneità; talvolta spiccano per aggressività, come nel caso dell’iniziale The Hounds Of Baskerville, o della successiva Babylon Burns o ancora The Enemy, altre volte per le trame melodiche, come avviene per la title-track o per l’emozionante At World’s End (probabilmente l’apice dell’intero disco) oppure, in altre circostanze, come in Beyond The Crimson Dawn o in Harvest Of Sin per una sezione ritmica che picchia duro, grazie all’incessante energia di Glenn Williams (basso) e Dom Simpson (batteria).

Insomma, alla fine Fight Or Fall si fa apprezzare, ed è sicuramente un disco meritevole di attenzione e consigliato.
Si tratta di un album che mette in mostra tutta la genuinità e la bravura, soprattutto a livello di song-writing, dei Night Legion, e che avrebbe sicuramente meritato di più, se solo fosse stato valorizzato da una voce più feroce, in linea con le taglienti strutture dei brani.