Con un'abusata quanto ormai inoffensiva intro basata su un discorso del Papa esordiscono sulla lunga distanza i
Family Devotion Murder con "
Tentacles" per la valdostana
Ad Noctem Records, ma per nostra fortuna sarà questo l'unico punto negativo dell'intero disco.
I veneti, che vedono in formazione la presenza alla voce di
Samu Venturini ed alla batteria di
Diego Cerchiaro, entrambi protagonisti di quell'incredibile "
Body Fusion Limit" dei
Flash Terrorist (un disco avanti almeno di 10 anni al tempo in cui fu pubblicato), si basano su un death metal piuttosto cadenzato, ricco di chitarre oltremodo grasse e con forte presenza di groove, cosa che ci catapulta indietro di almeno una ventina d'anni, quando il death metal era questo, quello un po' imbastardito alla Sepultura, o quello svedese o quello americano.
Partiture piuttosto semplici ma efficaci, buone ritmiche, inserti tastieristi di atmosfera, buone melodie degli assoli taglienti ed incisivi e growl ottimo, profondo ma al contempo aggressivo e comprensibile.
"
Back from the Pit" è senza dubbio l'episodio più riuscito ma in generale tutto il disco è assai omogeneo, non presenta cali qualitativi o cadute di stile, ed è di sicuro interesse per tutti gli appassionati di death metal di una volta. Solidissimi e di sicuro valore.
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