Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2013
Durata:non disponibile
Etichetta:Truth Inc. Records

Tracklist

  1. PRECIPICE
  2. THEY ARE HORROR
  3. THE FALL ENDLESS
  4. IT'S FEAR I BREATHE
  5. THE SAVIOURS SLAIN
  6. OF GODS DROWNED IN BLOOD
  7. AS A RIVER THEY BLED
  8. A FEEDING ENEMY
  9. SEA OF FLAMES
  10. LAST OF MY FLESH
  11. I MISERY
  12. HALLOWED BLACK SUN

Line up

  • Greg Shaw: bass
  • Corey Grieve: guitars
  • Wayne Batters: guitars
  • Jason North: vocals

Voto medio utenti

Con una copertina che, in un sol colpo, riunisce Trono di Spade e il Nazareno più famoso della storia, i Truth Corroded escono allo scoperto mettendo il quinto sigillo alla loro discografia.

The Sviours Slain prosegue il cammino tracciato da Begin, loro primo parto uscito nel lontano 2001, gli anni sono infatti passati ma il thrash-death-metalcore degli australiani è duro a morire e non ha mai subito rivoluzioni o sostanziali mutamenti. Se sia un pregio o un difetto decidetelo voi, io mi limito a parlarvi delle 12 canzoni che fanno parte dell'ultimo lavoro.
Cos'hanno dunque da dire questi pezzi? Niente. O meglio, niente di nuovo, che di per sè non è un male nella nostra musica, bisogna solo vedere come il "già sentito" viene reinterpretato. Al di là della registrazione curata e potente e dando per scontata l'ottima preparazione dei musicisti coinvolti, di cui fa parte anche quel mostro di Kevin Talley (come session), quello che rimane è un disco totalmente impersonale costruito su un pedissequo copia/incolla di soluzioni alla Mysery Index, Gojira, Killswitch Engage con un cantato gutturale e urlato (senza sconfinare nel death più brutale) che appiattisce ulteriormente i brani. Le aperture melodiche e gli assoli sono ben eseguiti e il pezzo They Are Horror ospita un ricamo di Graig Locicero però, come accennato qualche riga fa, la mancanza di una propria visione comincia a farsi sentire lungo l'ascolto e i brani, invece di rimanerti in testa, richiamano continuamente quanto già proposto da altri.
I Truth Corroded non sono dei cattivi ragazzi, sia chiaro, picchiano bene e sanno fare il loro, però possono convincere un ragazzo che si avvicina ora al metal estremo, non probabilmente chi è più navigato.
Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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