Mica è sempre Domenica, si dice al paese mio e sicuramente anche al vostro, ammesso che ne abbiate uno.
Delle ultime dieci recensioni, un po' per scelta, un po' per intuito ed un po' per bucio di fortuna, praticamente mi sono sempre imbattuto in lavori abbondantemente sopra la sufficienza, quando invece non si trattava di ottime proposte, anche quando non erano minimamente attese, vedi ad esempio i Bury Tomorrow della Nuclear Blast, sebbene si trattasse dell'odiatissimo metalcore.

Rimanendo nello stesso ambito, è la volta degli austriaci Give Em Blood, giovanissima formazione che ha trovato nella piccola Bastardized Records la loro guida nel mondo del music business. Qui finisce la poesia, la spensieratezza e l'eccitazione di questo piccolo grande passo ed inizia lo scontro con la dura realtà, poichè perlomeno attualmente i cinque ragazzoni non sono minimamente in grado di rappresentare un qualcosa di decente e di acquistabile al giorno d'oggi.

E' presto detto: la componente aggressiva non aggredisce, la componente (scarsa secondo il trend attuale! e per questo un punto in più nella votazione) super melodica non ammalia e non conquista, non ci sono le vocine pulite tanto fighette e tanto plasticose, i riffoni che dovrebbero demolire un muro di cemento sono totalmente inoffensivi e hanno l'unica caratteristica di essere ripetitivi come pochi e la voce è abrasiva ma completamente monocorde ed inespressiva.

Questo album è mediocre: non c'è niente di bello e non c'è niente di brutto, è "solo" terribilmente piatto ed inutile, e penso che due aggettivi del genere riferiti ad una canzone siano quanto di più mortale si possa definire.

Giunti alla penultima "Save Me..." si invoca davvero l'aiuto divino, che il disco finisca presto o che si rompa lo stereo, perchè sopravvivere ad un album intero come "Seven Sins" è davvero un'impresa eroica e che ti segna dentro.

Dispiace stroncare così ma al momento non reggono il passo con nessuno, se la giocano giusto, su binari completamente differenti, con gli sbandatissimi Sonic Syndicate: pessimi.