Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:49 min.
Etichetta:Nightmare Records

Tracklist

  1. SHUT UP
  2. THE NEW EVE
  3. ESCAPE
  4. NEVER HEAL
  5. ANGEL
  6. THE DAY I DIED
  7. IN THIS PLACE
  8. SELF ABUSE
  9. MY HEART ON THE CROSS

Line up

  • Fred Colombo: keyboards
  • John Drai: bass
  • Franck Garcia: vocals
  • Vince Benaim: guitar
  • Christophe Briand: drums

Voto medio utenti

Sono “strani” questi francesi.
Scelgono una ragione sociale che sembrerebbe evocare visionarie vicende cosmiche, mentre di siderale nel loro suono c’è in realtà pochino (giusto qualcosa in “Angel” …), partono da solidi presupposti prog-metal e poi si lasciano affascinare da scorie thrash, symphonic-gothic, electro-pop e alternative.
Di primo acchito “The new Eve”, il quarto albo degli Spheric Universe Experience, rivela, alla luce dei fatti appena esposti, una sensazione di vaga “indecisione”, quasi fosse il subdolo tentavo di accontentare il numero più ampio possibile di rockofili, ma sono sufficienti un paio d’ascolti per sostituire la denominazione di tale percezione con il termine “versatilità creativa”, trasformando di conseguenza anche gli attributi della valutazione, che passano abbastanza repentinamente dal sospetto alla stima.
Una notevole abilità compositiva, impregnata di un senso melodico intenso ed esteso, rendono il lavoro dei transalpini un pregevole esempio di metallo progressivo fascinoso e polivalente, sufficientemente fresco e moderno da attrarre anche chi, magari, conosce solo distrattamente gli antichi ispiratori del movimento.
In un percorso espressivo che attinge da Evergrey e Dream Theater, i S.U.E. (un po’ alla maniera dei danesi Anubis Gate, per fare un esempio) sviluppano trame sonore abbastanza originali e comunque mai fastidiosamente derivative, forti di una tecnica esuberante e inattaccabile e di una cultura musicale ampia e variegata che consente alla band di affrontare le varie circostanze stilistiche con una certa sicurezza e disinvoltura.
In questo modo, nel disco troverete situazioni ariose, grintose e immediate come “Shut up”, vibranti episodi contaminati da bagliori elettro-sinfonico-gotici come la title-track o ancora momenti in cui è una certa attitudine alternativa ad emergere, come accade in "Never heal”, "The day I died” (un singolo discretamente efficace) e “My heart on the cross” (non troppo lontana dai Linkin’ Park!), il tutto accostato a “Escape”, "In this place” e “Self abuse”, squarci maggiormente tipici del settore di competenza e caratterizzati comunque da variazioni armoniche (dalle melodie ruffiane, agli strappi thrash-power, fino agli accenni di growling …) in grado di allontanare il diffuso spettro del molesto dejà-entendu.
All’appello manca solo la già brevemente menzionata “Angel“, una ballata romantica che ha il merito di confermare le policrome doti interpretative dell’ottimo vocalist Franck Garcia e che tuttavia appare un po’ troppo inconsistente per svolgere pienamente il suo ruolo di magnete emotivo.
Sinceri complimenti finali, dunque, per i nostri Spheric Universe Experience, abili, fantasiosi e anche sufficientemente scaltri (serve anche questo …); da consigliare ai progsters più “aperti” e alla ricerca di un pizzico di piacevole “eccentricità” in un genere in cui il “rigore” è viceversa diventato un aspetto sempre più comune.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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