Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2010
Durata:40 min.
Etichetta:My Kingdom Music

Tracklist

  1. BLACK SUN
  2. ONE LAST TIME
  3. EMBRACING THE EVIL
  4. LOST LIFE
  5. SILENZIO & VUOTO
  6. BEFORE DYING
  7. PANTA REI
  8. ALPHA & OMEGA
  9. PARANOID INSOMNIA

Line up

  • Gemini V.: vocals
  • Tony Randy: guitars
  • Tommy Careri: guitars
  • Dino Fiorenza: bass
  • Antonio Amodeo: drums, electronics

Voto medio utenti

Il loro precedente demo aveva avuto un'ottima accoglienza anche da queste parti, gli stessi consensi che ora i SuperbiA strappano con il loro primo album , da non molto uscito per la My Kingdom Music.
"Overcoming the Pain" non si presenta con un artwork particolarmente accattivante, non che in passato i SuperbiA si fossero fatti notare sotto questo aspetto, ma non gli mancano certo i fondamentali. Nel caso un Death Metal articolato che ingloba una elevata componente tecnica e spunti di stampo Progressive Death e che si apre anche ad aperture melodiche, con il tutto che va a cozzare contro le vocals abrasive e caustiche di Gemini, che ad un primo ascolto potrebbe apparire statico ma che in realtà paga solo l'estrema versatilità della controparte strumentale, lesta a trovare la sua più efficace espressione nell'incipit di "Before Dying" o nel break di "Paranoid Insomnia".
Da segnalare, a riguardo, non solo la buona prova dei due chitarristi Tony Randy e Tommy Careri o quella del batterista Antonio Amodeo, ma anche la presenza tra le fila di questa formazione siciliana del bassista Dino Fiorenza, già incontrato qui su Metal.it nella sua veste solista, e che vanta pure prestigiose collaborazioni con musicisti del calibro di Steve Vai e Paul Gilbert.
Questo senza nulla togliere ai SuperbiA che, nel loro perimetro di pertinenza, non sono secondi a nessuno, e lo dimostrano subito con un'opener ritmata ed efficace come "Black Sun", con le swedish "Lost Life" e "Panta Rei" o la brutale "Alpha & Omega", mentre dell'intero lotto la sola "One Last Time" fatica un po’ a tenere il passo.
Da segnalare anche come, quando scelgono di utilizzare il cantato in italiano o di inserire una voce femminile (quella di Antonella Di Maria), lo facciano senza snaturare il proprio sound.
Speriamo solo che qualcuno lassù non decida di tramutare il buon Death Metal nell'ottavo vizio capitale... i SuperbiA rischierebbero le ritorsioni della Santa Inquisizione!

Well, its a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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