Marshall - The Awakening Of Sekhmet

Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2010
Durata:18 min.
Etichetta:PmP Production
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. THE AWAKENING OF SEKHMET
  2. EMBRACE OF THE SUN
  3. ONLY THE GOOD DIE YOUNG (IRON MAIDEN COVER)

Line up

  • Cosimo Darino: vocalsi
  • Joe Dardano: guitars, lute
  • Ly Holestone: bass
  • Riccardo Barone: keyboards, piano
  • Lino Mazzola: drums

Voto medio utenti

I Marshall sono in giro da un sacco di tempo, i primi passi li hanno addirittura mossi a metà degli anni ottanta, lasciandosi però dietro di se davvero ben poche tracce discografiche, che per il momento si possono contare sulle dita di una mano.
Infatti, se nel 1990 realizzano l'album d'esordio "Magic Diamonds", si deve aspettare sino al 2004 per incappare nel disco del comeback, quel "Garden Of Atlantis" al quale segue "Pages from the Past: Tome I", uscito nel 2006, mentre l'anno successivo li ritroviamo sul live "Heavy Naples", testimonianza dell'Heavy Metal Fest, in compagnia di altre tre bands partenopee, Savior From Anger, Gorgeous e Spleen.
Altri tre anni di silenzio prima di questo EP, composto di sole tre canzoni, due nuove composizioni ed una cover, ma tutte caratterizzate da una marcata vena progressive, tra Symphony X e Dream Theater, che i Marshall accentuano, e non poco, rispetto a quanto fatto sentire nelle precedenti uscite.
"The Awakening of Sekhmet" mantiene tutte le premesse di una copertina chiaramente ispirata all'antico Egitto, e, infatti, le lunghe ed articolate partiture strumentali riecheggiano atmosfere lontane, con il chitarrista Joe Dardano che si cimenta anche con il liuto egiziano, mentre "Embrace of the Sun" ha un approccio più semplice, melodico ed orchestrale, che mette maggiormente in risalto la voce del nuovo cantante, Cosimo Darino, che per tutto l'arco dell'EP, rimane comunque un po' in ombra.
E al momento di scegliere la già citata cover, si orientano verso gli Iron Maiden, tuttavia a dispetto delle tematiche egizie che serpeggiano lungo questo EP, non vanno a pescare uno dei brani che fanno parte di "Powerslave", ma gli preferiscono l'episodio conclusivo di "Seventh Son of a Seventh Son", quella "Only the Good Die Young" che qui viene piegata al volere musicale dei Marshall, con risultati più che apprezzabili.

Un buon preludio per quello che sarà il quarto album per Lino Mazzola (unico membro fondatore in formazione) e soci, previsto per il prossimo anno e che, da quanto si può cogliere da questo singolo, dovrebbe essere ricco di novità.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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