Martin Albrecht (bass)

Info

Un paio di mesi dopo l’uscita del nuovo “Regressus”, eccoci qui con Martin, bassista dei Mystic Prophecy che ha sciolto molti dubbi e molte curiosità sulla propria band, a partire da come può lavorare assieme una formazione i quali membri vivono così distanti l’uno dall’altro, sul nuovo contratto con la major Nuclear Blast e sul contenuto di questo e anche del prossimo lavoro in studio.

Puoi presentare ai lettori, le principali caratteristiche del vostro nuovo disco “Regressus”?
Heavy metal puro, privo di qualsiasi effetto come trigger o tastiere, scritto e suonato direttamente con il cuore e l’anima, arricchito da moltissima melodia: questi sono i fattori principali che ci contraddistinguono e che sono parte quindi di “Regressus”. Penso che per noi sia perfetto il fatto di avere delle buone canzoni “brutali” con un’ottima produzione. Rispetto al passato, quando lavoravamo su “Vengeance” il nostro primo album, ci conosciamo meglio, comunichiamo di più e sappiamo così quali sono i punti forti e quelli deboli di ognuno di noi soprattutto in fase compositiva. “Regressus” risulta quindi un grandissimo passo avanti per noi.

Come avete raggiunto il contratto con la Nuclear Blast?
E’ stato semplice: quando è uscito “Vengeance”, abbiamo ricevuto un feedback molto positivo. Con la vecchia label, però non avevamo una grande distribuzione e la cosa ci limitava non poco. Così abbiamo registrato il nuovo album, lo abbiamo mixato, abbiamo fatto il mastering e lo abbiamo offerto a varie case discografiche. Dopo aver valutato le offerte, abbiamo deciso per la Nuclear Blast. E’ stata la decisione giusta, visto il lavoro straordinario che stanno facendo per noi! Ci stanno spingendo moltissimo a livello promozionale e in più ci hanno chiesto di registrare due cover, una degli Iron Maiden (Sanctuary) e l’altra dei Manowar (Fighting the World) per due tributi. E’stata dura registrare il disco senza una label…ci sono serviti denaro e un mucchio di tempo visto che viviamo tutti in posti diversi…io vivo in Germania, Gus in Grecia, Dennis in Svezia. Non era facile dire “proviamo la prossima settimana”!!! (ride) Però alla fine è stato un lavoro decisamente appagante.

Di cosa parlano i testi di “Regressus”?
Si tratta di un concept che continuerà e (probabilmente) si concluderà nel prossimo album. Tutto questo fa parte di una trilogia iniziata in “Vengeance”. La storia è ambientata nel medioevo dove un monaco viene accusato di praticare riti occulti. Viene così catturato, imprigionato e infine torturato a morte. Prima di morire però, urla la promessa di vendicarsi (questo è quello che accade nel primo capitolo). In “Regressus”, che in latino significa ritorno, il monaco torna per attuare la propria vendetta. Il seguito sarà descritto nel prossimo cd che sarà davvero brutale e oscuro.

Quali sono le vostre influenze musicali?
La nostra è una band formata da due generazioni. Dennis e Gus sono la parte più giovane, influenzati maggiormente dal metal anni ’90, mentre io e Dimitri siamo quelli più influenzati dagli anni ’80 e da gruppi come Exodus, ecc. Siamo quindi un misto di vecchi e nuovi elementi ma alla fine suoniamo metal old school privo di effetti. Siamo veri ed onesti e andiamo back to the roots!

Ascoltando per la prima volta il vostro disco, mi è venuto spontaneo paragonarvi ai Brainstorm. Conosci questa band? Pensi che la vostra musica possa assomigliarsi?
Certo che li conosco! Un loro membro vive vicino a dove abitiamo io e Dimitri! Penso che sia una band straordinaria, sono bravi e anche molto simpatici! Sei il primo che ci paragona a loro! E’ curioso quando le persone ti paragonano a questa o a quella band alla quale non stavi neanche minimamente pensando quando scrivevi le canzoni o registravi l’album! Quindi ti posso solo dire che anche i Brainstorm fanno metal!

Essendo tutti così distanti l’uno dall’altro, come fate a scrivere i pezzi?
Tutti hanno le proprie idee e le confrontiamo quando abbiamo la possibilità di incontrarci. Questo accade per esempio trovandoci in Grecia, oppure perchè Gus viene spesso in Germania, oppure scambiandoci dei file in mp3 via internet. Abbiamo molto materiale su cui lavorare e ci organizziamo in questo modo. Ci incontriamo poi per realizzare la pre-produzione, scegliere le canzoni e infine per registrare l’album vero e proprio. Non è facile provare assieme, però ogni volta che ci troviamo, non perdiamo un secondo e ci concentriamo totalmente sulla nostra musica. Ora che partiamo in tour (e non vediamo l’ora di passare a Milano!!!) ci troviamo per delle prove intensive. Il 18 ottobre, Gus viene in Germania e il giorno dopo arriva Dennis…li andiamo a prendere all’aeroporto e poi ci chiudiamo in sala prove a preparare il tour e lo show da headliner che ci vedrà protagonisti in Grecia! Finite le prove, stacchiamo e iniziamo a lavorare sulle nuove canzoni!

Quali sono le band che vi accompagneranno nel tour imminente?
Ci saranno Death Angel, Mnemic, Darkane e Disbelief.

Cosa ne pensi invece del death e del black metal e di band come i Dimmu Borgir per esempio?
Ogni tanto ascolto i Dimmu Borgir! Adoro la produzione dei loro ultimi due dischi! Sono così potenti e affascinanti! Ci sono altre band del genere che ascolto non tanto perché hanno uno stile che mi piace ma quanto perché apprezzo i bravi musicisti e le buone registrazioni. Da musicista devo ammettere che sono delle band molto valide.

E di band come Mnemic o the Kovenant per esempio, che mescolano il metal ad elementi commerciali cosa ne pensi?
Penso che sia un ottima cosa! Rende la scena metal più interessante. Dà, a chi vuole sentire questi nuovi elementi, una possibilità di farlo, con del materiale di ottima qualità! Apprezzo molto gli Mnemic e non vedo l’ora di sentire l’album intero visto che ho sentito solo un paio di pezzi.

Per affrontare un argomento fresco fresco…cosa ne pensi del nuovo Iron Maiden?
E’ perfetto! E’ molto meglio degli ultimi dischi che hanno prodotto. Gli Iron Maiden sono tornati alle radici, suonando come non facevano da qualche anno a questa parte! E’ incredibile vedere quei tre chitarristi suonare così bene sul palco….io non ce la farei mai a suonare con tre chitarristi!

Cosa stai ascoltando in questi giorni?
Gli ultimi dischi di Masterplan, Soilwork, qualche disco degli Iron Maiden come “The Number of the Beast” oppure qualcosa dei Rush o dei Rainbow. In più, adoro la musica classica!

Con quale band ti piacerebbe fare un tour mondiale?
In un primo momento ti risponderei che non importa…che mi basterebbe partecipare ad un tour mondiale! Ma poi pensandoci bene, ti direi i Nevermore dei quali mi piace molto l’ultimo album (produzione a parte) o i Rush!

Se potessi scrivere una colonna sonora, che film sceglieresti?
Penso che sceglierei un film che racchiude assieme elementi reali e fantasy. Qualcosa che parli di realtà e di sogno e che leghi il passato, il presente e il futuro.

Come mai hai scelto di suonare il basso e di entrare nel mondo della musica?
Mio fratello suonava in una band e così scelsi di prendere delle lezioni di chitarra. Purtroppo mio padre non ne poteva più del casino che facevo con quella dannata chitarra elettrica e dovetti iniziare a suonare quella classica! (ride) Nel 1979, influenzato da Glenn Hughes, scelsi infine di passare al basso e penso che sia una delle migliori decisioni che io abbia mai preso!

Cosa fai oltre che suonare nei Mystic Prophecy?
Beh, ho una moglie e due figli! Non credo di aver abbastanza tempo libero per rimanere annoiato! (ride)

Vuoi dire qualcosa a vostri fans che vi aspettano a Milano?
Vi promettiamo che sarà uno show perfetto! Non abbiamo mai provato assieme ma vi assicuro che saremo preparatissimi!
Invece, speriamo di poter venire ancora in futuro e di visitare altre città in Italia! Io vengo spesso in vacanza a Jesolo e adoro il vostro paese!
Grazie mille! Quando verrò a Venezia, ti inviterò a bere quattro o cinque birre…pago io! (beh non mancherò! eheh n.d.a.)

Intervista a cura di Davide 'Damnagoras' Moras

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?