DARK TRANQUILLITY

EUTK: “Character” sembra essere un passo avanti rispetto a “Damage Done”, uno sguardo indietro alle vecchie sonorità ma sotto un nuovo punto di vista. Siete d’accordo?
D.T: In un certo senso sicuramente abbiamo cercato di fare qualcosa di diverso con il nuovo album, ma d’altra parte si può definire come una combinazione delle cose che abbiamo fatto nel passato; abbiamo cercato di prendere le migliori influenze dai vecchi album. La differenza principale è che “Character” è molto più complicato rispetto a “Damage Done”, che secondo noi era un po’ troppo semplice e immediato. Il nuovo album è più complesso e sicuramente richiede un maggior numero di ascolti per essere apprezzato pienamente ma questo è un bene perché a nostro parere un disco dura di più se non lo si capisce tutto ai primi ascolti.

EUTK: “Damage Done” è stato accolto molto bene sia dai vostri fans che dalla critica. Per quanto riguarda “Character” siete soddisfatti completamente dal prodotto o cambiereste qualcosa?
D.T: E’ molto difficile per i membri di una band essere obiettivi e ascoltare l’album come lo farebbe un esterno. Abbiamo passato così tanto tempo a scrivere le canzoni e a registrare l’album, cercando di creare qualcosa di perfetto. Investiamo così tante energie che nel momento in cui il disco è completo non vogliamo più pensarci, anche perché lo si è ascoltato talmente tante volte che essere obiettivi è impossibile; noi siamo soddisfatti del lavoro svolto. Siamo in sei e nessuno avrà mai un opinione identica all’altro ma, nel complesso, riteniamo che il lavoro non poteva essere più simile a ciò che desideravamo.

EUTK: Voi siete sempre stata una band con una costante line-up, con pochissimi cambiamenti. E’ questa la ragione della vostra longevità e successo? E’ stato difficile mantenere l’armonia durante questi anni?
D.T: Spero che sia così perché questa prima che una band è un gruppo di amici. Fra di noi c’è un legame molto forte, ci conosciamo tutti molto bene. Io e Michael siamo amici da un sacco di anni, andavamo a scuola insieme. Questa grande amicizia ci consente di essere molto onesti e aperti fra di noi anche nella musica. Tutti noi scriviamo canzoni e prendiamo parte alla stesura dei pezzi. Ognuno prepara una parte a casa, riff, melodie ecc., e poi in studio arrangiamo l’insieme. Se a qualcuno non piace qualcosa è liberissimo di dirlo, siamo molto sinceri fra di noi e nessuno se la prende per dei commenti negativi, anzi è proprio lo spunto per migliorarsi sempre più.

EUTK: Diversi anni fa voi, insieme agli In Flames, avete dato vita alla cosiddetta “new wave of swedish heavy metal”. Come giudicate l’attuale situazione nel vostro paese? C’è qualche nuova band che vi ha particolarmente colpito nell’ultimo periodo?
D.T: La nostra è una scena davvero molto buona. In Svezia c’è una grande passione musicale e in particolare ci sono molti appassionati di metal; di conseguenza tutte le persone che arrivano dall’estero pensano che la nostra sia una nazione con una forte cultura “hard and heavy”, si possono incontrare persone “metallari” ovunque. Inoltre praticamente tutti quelli che ascoltano metal suonano in una band. E questo fa si che ci siano molte band valide e ottimi musicisti anche nella scena underground.

EUTK: In Italia non è esattamente così…
D.T: Non so con esattezza quale sia la situazione, ma ciò che ho notato rispetto ai dark tranquillity è che coinvolgiamo più persone qui che non in Svezia, e poi nel vostro paese c’è in generale una maggiore devozione.

EUTK: In tutta la vostra carriera qual è il paese che vi ha dato più soddisfazioni e successo in termine di vendite e pubblico live?
D.T: Direi l’Italia, non perché siamo qui, ma già quando abbiamo fatto il nostro primo demo nel 1991 c’è stato un grande e inaspettato supporto da parte sia delle testate che del pubblico, che l’ha accolto in modo ottimo, così come pure i lavori successivi. Io non conosco il numero esatto delle vendite ma l’Italia rappresenta sicuramente per noi un ottimo mercato. E se non sbaglio vendiamo molte più copie noi di altri gruppi svedesi e finlandesi che fanno il nostro stesso genere. Le cose vanno molto bene per noi nel vostro paese.

EUTK: Immagino che la copertina di “Character” sia fatta da Niklas… Qual è il significato di questa e quale preferisci fra quelle fatte per altre band?

D.T: Domanda davvero difficile… Sono solito fare lavori per altre band, spesso impiego anche molto tempo e quando finisco sono molto stanco e per un po’ non ci penso più… Se devo sceglierne uno direi… molte immagini dell’ultimo album degli In Flames, a parte la copertina mi piace molto tutto il booklet. Per quanto riguarda “Character”, come sempre, ho letto attentamente tutte le parole delle canzoni, perché quando disegno l’artwork voglio rappresentare musica e lyrics mantenendo la coerenza con esse. Le canzoni parlano per lo più della mente, della maniera di reagire a differenti situazioni, dei diversi modi in cui l’uomo si comporta a seconda dello stato d’animo. Per realizzarlo volevo fare qualcosa di veramente monumentale, con molti dettagli, proprio come la nostra musica. E’ l’immagine di una grande città sotto la pioggia, ci sono luci e scariche di corrente elettrica che idealmente dovrebbero creare delle reazioni, far succedere cose, e poi svettano alti edifici che vogliono rappresentare esseri organici, perché abitati da persone. Quindi un contrasto fra ciò che è freddo e industriale e ciò che è organico e vivo. Nei colori il contrasto è fra il grigio e il rosso. Volevo essere astratto, non troppo ovvio. Credo che si possa definire un dipinto dell’immaginazione.

EUTK: Durante la vostra carriera avete fatto molti tour. Qual è la band con cui avete suonato che vi ha impressionato di più sul palco?

D.T: Credo i “Children of Bodom”. Potentissimi. Avevano 17, 18 anni e così tanta potenza, suonavano benissimo. Mi sono chiesto come fosse possibile che una band così giovane e nuova potesse suonare come se avesse anni e anni di esperienza. E’ senza dubbio la band che mi ha stupito di più.

EUTK: Siete in grado ora di vivere solo di musica o avete bisogno di svolgere altri lavori?
D.T: …a noi piace lavorare. Non ci sono molte band che riescono a vivere solo di musica e questo perché si rischia di divenirne dipendenti. Per farlo bisognerebbe pensare all’aspetto commerciale tutto il tempo: fare un album ogni anno e mezzo solo per far soldi e accettare ogni tour, in ogni caso. Questa può essere una grande trappola, qualcosa di veramente negativo che può distruggere una band. Noi abbiamo bisogno di più di nove mesi per scrivere un album e avendo altri introiti possiamo farlo tranquillamente, senza temere per la nostra situazione finanziaria. A noi piace fare differenti cose nella nostra vita. Ci piace essere musicisti ma come vogliamo noi, senza compromessi o obblighi particolari.

EUTK: Quali sono i vostri prossimi progetti?
D.T: Adesso siamo in giro per le interviste e la promozione dell’album e successivamente alla sua uscita- il 24 gennaio- ci sarà un tour in tutta europa, esattamente nei mesi di febbraio e marzo; suoneremo insieme a Kreator, Ektomorf e Hatesphere.

EUTK: Vorreste dire qualcosa ai lettori di eutk.net?
D.T: Ringraziamo ovviamente tutti coloro che ci ascoltano e supportano da anni. Speriamo che questo nostro album realizzi le vostre aspettative. L’Italia è sempre stato un paese che ci ha dato grandi soddisfazioni e di questo vi siamo grati.

Intervista a cura di Alessandro Stranieri

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