The Nihilistic Front

I The Nihilistic Front sbarcano su metal.it raccontandoci la loro storia e sviscerando la loro quarta fatica, quel “Procession To Annihilation” che sarà sicuramente uno dei migliori album estremi di questo 2013. Gary (Gaz) e Chris ci tengono entrambi a rispondere ad ogni domanda. Non perdeteveli, riscopriteli e seguiteli!

Gradirei che introduceste i The Nihilistic Front ai nostri lettori.
Gaz: Siamo una death/doom band proveniente da Melbourne, Australia. La nostra musica è pesante, oppressiva. Siamo tutti parte di diverse band sin dal 1994, ma è solo dal 2006 che suoniamo insieme nella band attuale. Abbiamo appena pubblicato il quarto disco che è uscito per Aesthetic Death.

Chris: Abbiamo lavorato insieme in bands come Church Of Vomit, Antichrist ed Excarnated, fino alla nostra attuale incarnazione come The Nihilistic Front. Gli Excarnated (soprattutto i demos) sono quelli musicalmente più simili a ciò che facciamo oggi. Da allora abbiamo deciso di rallentare la musica e renderla ancora più pesante di quanto avessimo fatto nelle nostre precedenti esperienze. Un obiettivo che è ancora attuale per noi.
“Procession To Annihilation” è il vostro quarto disco, ma i precedenti dischi?
Gaz: Ci siamo evoluti lentamente disco dopo disco. Le nostre prime canzoni erano molto lunghe, anche 15/20 minuti. Col tempo siamo diventati più concisi, senza però perdere alcuna asprezza. Ogni disco, inoltre, ha apportato notevoli migliorie per ciò che concerne la produzione. Se dovessi scegliere un mio preferito direi l’ep “The Null Factor Law”, che ha davvero catturato il nostro sound e le nostre intenzioni.

Chris: Il nostro primo disco è “The Four Seasons In Misery” e conteneva due canzoni, una delle quali era una canzone degli Excarnated rielaborata. Il secondo disco è “Total Disgust For Mankind” e ha quattro canzoni. È un disco maggiormente sperimentale, pur mantenendo il nostro stile. Tra questi due dischi abbiamo composto un ep, “The Null Factor Law”. Il terzo disco è “Apocryphal Dirge” e contiene due canzoni ed è il disco dove il nostro trademark è più evidente e dove la produzione è al top. Infine c’è il quarto disco, che ha quattro schiaccianti canzoni di death/doom, che ha la produzione migliore ed è masterizzato in maniera professionale.
I vostri precedenti album sono stati autoprodotti, la qual cosa mi sorprende molto. Come è possibile che una band così capace abbia dovuto aspettare il quarto disco per trovare un’etichetta pronta a scommetterci sopra?
Gaz: Nel corso degli anni abbiamo avuto dei contatti con alcune label, ma sfortunatamente non si mai concretizzato nulla. Personalmente quando un album è finito io non vedo l’ora che sia pubblicato il più presto possibile, così posso poi passare progetto successivo. Fortunatamente siamo venuti in contatto con Stu della Aesthetic Death ancor prima di aver cominciato a registrare “Procession To Annihilation”, abbiamo avuto così la possibilità di pianificare tante cose in anticipo. La cosa ha funzionato molto bene, e ci auguriamo che continui così anche per il prossimo album che è ancora in uno stato embrionale.

Chris: La Aesthetic death ha fatto un lavoro fantastico per il nostro quarto album! Sono molto felice del risultato finale dell’intero progetto, dalle registrazioni iniziali, passando per il mix, il mastering e il packaging. I nostri primi dischi, sebbene autoprodotti, sono molto buoni, considerando il basso budget e il poco tempo. Gary ha fatto i layout dei dischi. E si accordano molto bene con la musica che suoniamo. L’unico disco che non abbiamo pubblicato è stato l’ep “The Null Factor Law” che doveva esser un 7’’, ma è naufragato insieme alla label che avrebbe dovuto pubblicarlo. Ma forse avverrà in futuro. Adesso siamo concentrati sulla scrittura del prossimo disco.
Il nuovo album è fantastico. Credo che il suo punto forte sia veder come riesca a miscelare i diversi generi in un sound incredibile. Funeral doom che incontra l’industrial che incontra qualsiasi altra cosa. Potreste approfondire l’aspetto che riguarda le vostre influenze e di conseguenza il nuovo album?
Gaz: Innanzitutto grazie per i complimenti! “Procession To Annihilation” è stato difficile da scrivere, la maggior parte delle canzoni è nata da una serie di demo, riscritti in continuazione fino a che non abbiamo raggiunto il risultato voluto. E si sono ancora evolute anche durante le fasi di registrazione e mixing. Le influenze sono le stesse di sempre, Morbid Angel, Disembowelment, Godflesh. La differenza principale suppongo sia un leggero passo indietro a quanto io e Chris scrivevamo a cavallo tra il ’99 e il 2000 con gli Excarnated. Ed è qualcosa che è maggiormente accentuato nel nuovo disco che stiamo scrivendo.

Chris: Sono contento per le tue parole. Come hai detto è un mix di stili dal momento che ascoltiamo un sacco di musica differente oltre alle ovvie influenze. Le cose che stiamo scrivendo adesso mantengono il nostro stile anche se ci sono forti influenze della nostra precedente band Excarnated. Non è una cosa pianificata, ma è accaduta in maniera organica mentre scrivevamo. Quest’anno abbiamo provato molto in studio, come facevamo alla fine degli anni ’90, ed è come sarà per le nostre canzoni nuove. Vogliamo mantenere intatti tanto la nostra ruvidezza quanto il nostro essere sperimentali, ma aggiungere ulteriori influenze. Ascoltando tutti i dischi che abbiamo registrato puoi notare una progressione nelle canzoni e nella produzione, ma suoniamo essenzialmente ancora la stessa musica.
Quando si parla di musica doom è stupefacente vedere come tutto sia partito dai primi album dei Black Sabbath ed è difficile capire come talune bands si siano spinte così lontano nella definizione del genere. Cosa è il doom per voi?
Gaz: Certo, i Black Sabbath sono stati gli iniziatori di tutto, ma per me il doom è rinato con i Disembowelment. “Dusk” e “Transcendence Into The Peripheral” sono stati album molto importanti per me nel corso di questi anni. In seguito, poi, band come Moss e Khanate hanno poi ulteriormente contribuito a ridefinire il genere, ma per me i Disembowelment rimarranno sempre la band doom più importante. Tuttavia non sono molto addentro al doom tradizionale, a parte i Sabbath, mi piace molto più il lato estremo del genere. Ciò forse è dovuto al fatto che il mio genere preferito è il death metal, più di qualsiasi altra forma di metal, e questo sin da quando ero un ragazzino.

Chris: Si, certo, i Black Sabbath. Mi piacevano molto ai tempi di Ozzy, nei primi anni ’70. nonostante fossero principalmente doom, hanno introdotto tante nuove influenze ed idee nella loro musica. Erano molto innovativi. Anche i primi Candlemass. Per quanto riguarda il lato più pesante citerei i primi Paradise Lost, My Dying Bride e Disembowelment. I Godflesh hanno avuto molta influenza per ciò che concerne il lato lento e oppressivo, anche se con un gusto molto industriale.
La vostra musica sembra essere la colonna sonora perfetta per la lenta corrosione della civiltà. Da dove prendete questa ispirazione?
Gaz: Dalla lenta corrosione della civiltà. L’hai descritto perfettamente con le tue parole.

Chris: Hai detto tutto. È come costringere l’umanità a guardare il proprio riflesso in uno specchio. Ci piace comprimere le cose farle diventare pesanti.
L’Australia è un paese dove sono nate tante band di doom estremo. C’è una ragione particolare?
Gaz: Non credo che abbiamo molte più band di doom estremo rispetto a qualsiasi altro continente. Abbiamo molte band di metal estremo, ma la maggior parte suonano black o death metal. Ma ad ogni modo non sono molto aggiornato. Potrebbe esserci una scena molto fiorente e non me ne accorgerei.

Chris: È curioso notare come una cultura così rilassata come la nostra produca così tanta musica pesante. Ho molta più familiarità con band death e black metal, ma conosco alcune band che suonano doom. Penso che siamo molto più orientati sul death metal, ma il doom è una grande influenza per il nostro stile. Le più conosciute sarebbero i Disembowelment (che ora si chiamano Inverloch) e i Mournful Congregation, che sono state in giro per un bel po’. L’Asutralia è maggiormente nota per le band death/black e per il war metal.
Quest’anno un’altra grande band doom è venuta fuori dall’Australia. Mi riferisco ai Solemn They Await. Li conoscete?
Gaz: Non li ho mai sentiti, ma se dici che sono bravi allora li rimedierò.

Chris: Anche io devo rimediarli. È sempre bello sentire nuove band. Sono fermo agli anni ’80 e ai primi anni ’90, alle band che portano avanti la tradizione, anche se mi piace sempre sentire cose nuove e più moderne.
Cosa ci riserverete per il futuro? Porterete la vostra musica on stage?
Gaz: Abbiamo già tre nuove canzoni per il nuovo album sulle quali stiamo lavorando. Il nucleo centrale della musica è già stato scritto, e anche il titolo e il concept sono in divenire, ma manca ancora qualche mese alle prime anticipazioni pubbliche. Stiamo anche pensando a delle date live per il 2014, ma saranno solo per il nuovo materiale e così abbiamo molto da lavorarci per presentarlo dal vivo.

Chris: Come ha detto Gary abbiamo delle versioni grezze di tre nuove canzoni che saranno registrate solo quando saremo pienamente soddisfatti dei demo. Auspicabilmente suoneremo il nostro primo live show come band, ma questo necessità di una grande pianificazione e di molte prove. Quest’anno abbiamo jammato molto da quando abbiamo registrato “Procession To Annihilation” e abbiamo fatto passi avanti verso la possibilità di suonare live. Noi non proviamo e vecchie cose una volta che le abbiamo registrate e pubblicate, quindi quando e se saremo pronti porteremo on stage il materiale nuovo. Il fatto di provare tanto è anche positivo per il songwriting visto che non abbiamo mai avuto molto tempo per farlo. In passato non l’avremmo mai fatto ma è una bella sensazione entrare in una stanza e suonare insieme come band. È stato più facile comporre le canzoni e vedere anche cosa funziona e cosa non funziona in una situazione ‘live’ e questo si rifletterà sul nostro quinto album volta che sarà stato scritto e registrato.
Mi chiedo se il nichilismo (riferito al vostro nome) e il “disgusto totale per l’umanità” (riferito a un vostro precedente disco) siano reali o solo espedienti narrativi.
Gaz: Entrambi. Nutro un disprezzo generale per tutte le forme di controllo della mente, non importa se siano religione, politica, pubblicità, ect. Allo stadio di evoluzione in cui siamo dovremmo essere abbastanza intelligenti da pensare con la nostra testa. Siamo anche capaci di tanto orrore, al punto che ti atterrisce se gli presti troppa attenzione. E ciò funziona molto bene anche per creare grandi testi.

Chris: I testi della band seguono molto il nichilismo. È un rifiuto per le religioni organizzate, la politica e il cinismo che riflette i tempi che viviamo. Talvolta sarebbe meglio spegnerla la tv. I miei testi possono anche essere introspettivi. È una fuga catartica dalla vita quotidiana ed è un grande nutrimento per la musica che creiamo. Gary ha inventato il nostro nome ed è la perfetta rappresentazione di come suoniamo.
Ok, vi lascio lo spazio per chiudere come volete.
Gaz: Se vi piace death/doom oppressivo e annichilente potete ascoltare la nostra intera discografia all’indirizzo http://thenihilisticfront.bandcamp.com.

Chris: Grazie per il supporto e l’interesse verso la nostra band.

Intervista a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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