(11 ottobre 2016) Steel Panther @ Rockhal, Luxembourg - 11/10/2016

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In attesa del nuovo album “Lower The Bar”, che sarà disponibile alla fine di febbraio 2017, il tour degli Steel Panther fa tappa in Lussemburgo, consentendomi di saggiare le condizioni della band dopo il concerto in terra italica seguito al lancio di “All You Can Eat”.

L’apertura della serata è esaltante e potente: sul palco salgono infatti gli Inglorious, ragazzi inglesi già sotto contratto Frontiers di cui sentiremo sicuramente parlare, che offrono un hard rock moderno e potente, dai forti connotati blues, che incarna la migliore tradizione del genere pur restando estremamente personale, grazie soprattutto alla splendida voce del frontman. Una graditissima sorpresa e corsa obbligata al merchandising per acquistare l’omonimo album di debutto (qui la recensione a cura del nostro Aimax...e in effetti un 8 da Aimax non si prende certo tutti i giorni, ndr).

Rapidissimo cambio palco ed i nostri eroi si presentano con la doppietta Eyes Of A Panther/Just Like Tiger Woods, ottima ma ancora non sufficiente a far capitolare i presenti: per questo è necessaria Party Like Tomorrow Is The End Of The World, che potente e ruffiana si insinua nei cuori ghiacciati dei crucchi fino a farli esplodere di calda gioia metallica.

Quale momento migliore per un bel siparietto? Ecco che il teatrino cazzaro prende il sopravvento, con il solito cabaret condito di doppi sensi (ma nemmeno così doppi) e porcate. Dopo infiniti minuti di delirio, arriva Asian Hooker, che é la solita mazzata sui denti. La vera perla di questa prima metà del concerto è però il solo di chitarra di Satchel, che mostra ancora una volta tutta la sua grandezza ed impreziosisce il tutto con citazioni di riff celebri e giochi con il pubblico: un vero istrione della sei corde, che senza timore di essere smentiti possiamo accostare a grandi e più blasonati chitarristi per tecnica, tocco e gusto.

Arriva poi il momento delle donne sul palco. Si comincia con una timidissima ragazza francese, che si becca bacetti ed avances sulle note di Girl From Oklahoma, deludendo però tutti i presenti quando alla semplice domanda “Do you like sucking balls?” risponde con un innocente quanto inspiegabile “I don’t know”. La donzella rimane sul palco mentre viene raggiunta dalle altre 16, per 17 Girls in a Row, Gloryhole e Community Property: balli, strusciatine e selfie per uno dei classici momenti dei concerti Steel Panther, anche se al contrario di altre volte questa sera il tutto si svolge senza esibizione di poppe né da parte delle fortunate partecipanti né da parte delle fanciulle rimaste in platea.

Chiusura di set con Death To All But Metal ed encore affidati a Fat Girl e Party All Day (Fuck All Night). Applausi, applausi ed ancora applausi, per una qualità cristallina ed una sicurezza totale che fino a due anni fa non sembrava così evidente. Ci volevano loro per far urlare, cantare e saltare il solitamente gelido pubblico lussemburghese: lunga vita agli eroi del glam del 2000, che ormai rappresentano una certezza assoluta non solo di sano divertimento, ma anche di impeccabile resa sonora.

Setlist:
Eyes Of A Panther
Just Like Tiger Woods
Party Like Tomorrow Is The End Of The World
Asian Hooker
Turn Out The Lights
Let Me Cum In
Guitar Solo
It Won't Suck Itself
She's On The Rag
Girl From Oklahoma
17 Girls In A Row
Gloryhole
Community Property
Death To All But Metal
Fat Girl (Thar She Blows)
Party All Day (Fuck All Night)
Report a cura di Alessandro Quero

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