(14 aprile 2012) Paul Di Anno + Children of the Damned live @ Il Faro - Catania

Info

Provincia:CT
Costo:Prevendita: 10 Euro; Botteghino: 15 Euro
Scampata l’annunciata allerta maltempo e l'annesso ciclone che avranno di sicuro fatto imbestialire molti metallers siciliani -me per primo- non molto disposti a rimanere a casa questo sabato sera, si parte per Catania destinazione Il Faro, locale ricavato da una vecchia costruzione industriale situata all’ingresso della città. Inizialmente la location dell’evento doveva essere il Blacknight di Palazzolo Acreide (SR) ma visto il numero dei biglietti venduti gli organizzatori hanno deciso di dirottarlo sulla città etnea sia per la centralità di quest’ultima che per le dimensioni del locale. Pazienza, qualche chilometro in più, ma la scelta si rivela azzeccata.
Un clima primaverile (alla faccia dei professoroni del meteo) e un’Etna appena ammutolitasi danno il benvenuto al pubblico di Paul Di’Anno per l’unica tappa italiana del suo tour 2012.

Alle 22.30 circa vengono aperti i cancelli e pian piano Il Faro si riempie, dopo una bella birra ghiacciata e circa un’ora salgono sul palco I Children of the Damned tribute band dei Maiden originaria di Ferrara, ormai spalla fissa del cantante britannico nei suoi tour italiani ed europei.
Scatta l’intro, un passaggio di Arthur’s Farewell, composta da Jerry Goldsmith per la colonna sonora del film Il Primo Cavaliere, o per essere più semplici l'intro ripresa dal live album Rock in Rio e a seguire The Wicker Man: peccato che il microfono del cantante non funzioni alla prima e il suo ingresso è un po’ imbarazzante, ma tutto si sistema presto e la band ferrarese riesce a fare del suo meglio. Altri 4 brani per loro prima dell’ingresso di Di’Anno: The Trooper, Fear of the Dark, Hallowed Be Thy Name e Run to the Hills, interpretati abbastanza bene, con Pello (il cantante) che rispecchia in pieno lo stile di Dickinson degli ultimi tempi con tanto di cappellino e anche nei movimenti si cala bene nella parte di Bruce riuscendo facilmente a ottenere la collaborazione del pubblico. Chiaro che riproporre fedelmente le opere di Harris & Co. è un'impresa mai facile però ne hanno di stoffa questi ragazzi!
Noto con piacere che tra le file a ridosso del palco vi è una forte presenza di giovanissimi, segno che i Maiden riescono ancora a indottrinare le masse.

Anche per questo: Up the Irons!

Adesso è il momento di Paul Di’Anno che fa il suo ingresso zoppicante facendosi aiutare dal chitarrista (…cosa gli sarà successo?).
Dall’aspetto ormai inquietante e allo stesso tempo simpatico eccolo arrivare, una bestia, la bestia… The Beast!
Intro strumentale anche per lui e dopo Wrathchild arriva il momento del discorso di (auto) benvenuto e dei saluti al pubblico siciliano, ma anziché la solita ruffianata a cui spesso dobbiamo assistere questa volta c’è molto di sincero nelle sue parole e lo si nota dalle lacrime che immediatamente coprono il suo volto ricordando il padre originario della vicina Taormina.
Si sforza di farsi capire in un italiano stentato, limitato a qualche insulto o giù di lì, e non manca qualche screzio con gli spettatori. Che sia ormai un personaggio decaduto o meno non importa; che il suo allontanamento dai Maiden, quel rinnegare la sua fede, la sua carriera zoppicante come lo è stato lui stasera e le sue vicende personali abbiano eclissato la sua figura e provocato nei suoi confronti una sorta di rifiuto da parte di molti è chiaro: ma stasera sono tutti (siamo tutti) qui per lui, per il Paul Di’Anno che contribuì a forgiare la Vergine di ferro, per la voce che cantava le gesta di Charlotte, del fantasma dell’opera, per quel pezzo di storia del metal che -volenti o nolenti- rappresenta.
Per molti un attimo di nostalgia, un ricordo dei bei tempi che furono, di quel momento in cui il punk lasciava strada al successo della New Wave of British Heavy Metal destinata a fare scuola. Per altri una consacrazione, un concerto che avendo l’occasione non si può e non si deve perdere. Per chi non ha vissuto quell’epoca, o non la ricorda per la giovane età, semplicemente un assaggio seppur lontano dei Maiden.
Tra i pezzi proposti ci sono anche dei brani realizzati durante la sua carriera da solista e nella altre sue band, ma per la maggiore lo spettacolo è incentrato sulle note di Iron Maiden e Killers e lui sa che siamo lì per questo.
È chiaro che Di’Anno e i Children of the Damned sono in perfetta simbiosi, costruita in anni di tour realizzati insieme e anche per questo la loro prestazione, che presenta sì delle pecche, è comunque di tutto rispetto e a sentire e vedere la coordinazione e la collaborazione intrapresa in Running Free (l’unica cantata anche da Pello dopo l’ingresso di Paul) come questo sia possibile si nota ancor di più: in pratica questa è la sua (nuova) band (…un’altra?!)
Rude, grezzo, arrogante ma scherzoso, ha messo su insieme ai suoi compari uno show emozionante e dannatamente metal.
Dopo un’ora e mezza di concerto in cui hanno cantato a squarciagola anche i presenti, finale commovente per tutti con Remember Tomorrow (pezzo che scrisse come dedica al padre) prima di uscire di scena e Blitzkrieg Bop dei Ramones per l’encore, cantata in lacrime dall’inizio alla fine seguita da un lungo applauso come si usa nei teatri per le prime.

Ad essere sincero non mi aspettavo uno spettacolo così in particolar modo a causa della fama da piantagrane che si porta dietro e come me credo molti altri, ma Paul Di'Anno è riuscito a stupire e accontentare tutti, con una voce possente anche se lontana dai toni che siamo abituati ad ascoltare negli album -certo ne è passato di tempo- e con la giusta dose di entusiasmo che i più speravamo portasse sul palco.

Stasera è riuscito a dimostrare che nonostante tutto anche per lui...
…the Glory is still alive!



Set-list Paul Di’Anno

Ides of March
Wrathchild
Prowler
Marshall Lockjaw
Murders in the Rue Morgue
Strange World
Charlotte the Harlot
The Beast Arises
Children of Madness
Transylvania
A Song for You
Killers
Phantom of the Opera
Running Free
Remember Tomorrow
Blitzkrieg Bop
Report a cura di Salvatore Sanzio

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 21 apr 2012 alle 13:56

puoi dirlo forte, ma sabato ha fatto davvero un bel concerto! P.S. Grazie Capo!

Inserito il 20 apr 2012 alle 23:51

ubriacone mangiapane a ufo, un fallito. Ed un gran plauso al nostro Ture, sempre più bravo!