Copertina 8

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2023
Durata:66 min.
Etichetta:No Dust Records

Tracklist

  1. EMERGENCE
  2. IGNORANCE IS BLISS
  3. NUMBER STATIONS
  4. THE PHOENIX
  5. EQUATIONS
  6. DISSONANCE CONSONANCE
  7. THE INTERGALATIC DREAM OF STARDOM
  8. WORLD OF CLAY
  9. INTERFERENCE
  10. ABSENCE

Line up

  • Henrik Fevre: bass , vocals
  • Kim Olesen: guitars, keyboards
  • Michael Bodin: guitars
  • Morten Gade Sørensen: drums

Voto medio utenti

I danesi Anubis Gate sono una di quelle bands che non hanno mai goduto di grandi fortune; dotati di una tecnica eccellente e di un sound unico e conturbante, a cavallo tra prog e power, hanno sempre prodotto piccole perle di dischi, ma, per dirla in francese, ce li siamo sempre ca*ati in tre. Ed è non un peccato, ma un sacrilegio, perché la band è ben più che valida. Ecco che arriva giugno 2023, e scopro per caso dell'uscita di "Interference", il nuovo album della band. Tanto pompato che la label neanche lo ha fatto arrivare in redazione... Ho dovuto aspettare che uscisse, insomma, per farlo mio e poter scrivere poi queste parole. Assurdo. Non che loro siano i maestri della comunicazione eh, credo che in questo se la giochino con i Symphony X...

Ma torniamo a bomba su "Interference", dunque. Album in puro stile Anubis Gate, intricato, potente ma con una carezza inaspettata sempre dietro l'angolo; ogni singolo brano di questo dischetto è costruito a partire dalla perizia immensa dei musicisti coinvolti, regalando a volte momenti fusion dentro sfuriate power ("Number Stations") ed un livello di ricercatezza che molte altre bands semplicemente si sognano. Il prog metal che è la solida base della band qui viene piegato, contaminato, ma senza mai perdere la sua natura di 'musica di ricerca, obliqua, mai incasellabile', che dovrebbe essere caratteristica precipua di ogni album del genere. Condisce il tutto un generale mood malinconico e un pelo più oscuro che in passato, che forse me li avvicina agli ultimi Evergrey, eccezion fatta per la splendida performance vocale di Henrik Fevre. Ma, ancora una volta, il nuovo album degli Anubis Gate è un ascolto sicuro, per la qualità, la varietà e l'incredibile mole di creatività che i danesi riescono a mettere in ogni disco.



Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 11 giu 2023 alle 11:47

Grazie della fiducia!

Inserito il 08 giu 2023 alle 22:48

Di loro ricordo con nostalgia "A Perfect Forever" e "Andromeda Unchained", poi li ho un pò persi di vista e sinceramente non sapevo nemmeno fossero ancora attivi, ma questa rece di Sbranfone mi fa ben sperare..approfondirò!

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