Copertina 8

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2011
Durata:49 min.
Etichetta:AFM
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DESCENDING
  2. THE SAVIOR
  3. STARLIGHT
  4. MARCH OF DOOM
  5. HEAVY METAL NEVER DIES
  6. MOMENT IN TIME
  7. HALL OF THE HEROES
  8. R. U. READY
  9. FASTER THAN ALL
  10. BEFORE THE PAIN
  11. NO GUTS, NO GLORY

Line up

  • Piet Sielck: vocals, guitars
  • Jan-Sören Eckert: bass
  • Thomas Nack: drums
  • Joachim Küstner: guitars

Voto medio utenti

Dopo il fallimento della "sua" Dockyard1 (sacrilegio!!!!) ed il passaggio ad una rediviva AFM, ecco tornare Piet Sielck con i suoi Iron Savior, da sempre dediti al power metal più true ed incontaminato.

La sindrome che una volta attanagliava formazioni come Amon Amarth e Vader pare aver traslocato adesso sulla band di Amburgo: un disco bello, un disco brutto, un disco bellissimo, un disco mediocre...e così via.

Se i gruppi succitati sembrano essersi liberati da qualche anno da tale maledizione, gli Iron Savior paiono destinati ad ereditarne i fasti: i primi due album magnifici, i successivi due assai deludenti (parliamo di "Dark Assault" e "Condition Red", usciti rispettivamente nel 2001 e 2002), poi un magnifico "Battering Ram" nel 2004, ultimo disco ad uscire per la Noise Records, poi fallita, ed infine il disastroso "Megatropolis" nel 2007, ancora una volta per una label destinata al fallimento da lì a poco, che fece un flop grosso come una casa a causa di una virata hard rock a dir poco fuori luogo, unita ad una qualità del songwriting scesa davvero ai minimi termini.

Questo nuovo "The Landing", dopo la classica e per fortuna brevissima intro, ci consegna degli Iron Savior finalmente tornati sui livelli che gli competono, una formazione fenomenale di power metal coi fiocchi, vecchio stile, niente orpelli, niente divagazioni nè hard rock nè prog nè niente, e la solita inimitabile voce al vetriolo di Piet Sielck, sempre più leader unico ed insostituibile della band.

Ne esce fuori un disco a mio avviso che se la gioca con "Battering Ram" ed i primi due, che come sempre alterna sapientemente mid-tempos ritmati e cadenzati che sono uno dei punti forti degli Iron Savior, tanto che "The Savior" viene posta addirittura come opener e da lì a breve la splendida "March of Doom", quasi RunningWildiana nel proprio incedere ed assolitamente trascinante ed entusiasmante nel coro del ritornello.
"Starlight", come fa intuire il titolo, è invece una bordata power metal a tutta doppia cassa, certamente scontata quanto bella, ma crediamo che solamente un pazzo cercherebbe evoluzioni in un genere musicale come questo.

Uno dei pezzi dal 90 del disco, che non cede un secondo sui quasi 50 minuti di musica proposta, è senza dubbio l'anthemica "Heavy Metal Never Dies" che certamente dal vivo promette sfracelli ma che anche su cd è clamorosa e mette a rischio il mobilio di casa vostra se vi fate prendere dalla foga e la sparate a tutto volume in cameretta; non a caso il buon Piet se ne intende di marketing e l'ha piazzata come singolo apripista del disco.

A nostro avviso il pezzo più bello ed emozionante dell'intero album (senza dimenticare le splendide "Hall of the Heroes" "No Guts No Glory" e tutte le altre tra cui segnaliamo "R.U. Ready", praticamente un omaggio all'heavy metal, dato che il testo è composto dai titoli dei più famosi e leggendari pezzi mai usciti, tipo breaking the law on the highway to hell, per fare un esempio), che colpisce sin dal primo ascolto e che, sempre se amate il genere, vi farà compagnia fino a che rimarrete fedeli ascoltatori di questa musica (ci auguriamo per sempre), e che si segnala per un ottimo ritorno qualitativo, dando un vago tono epico alla direzione musicale di una band che ha composto diversi album trascurabili ma anche 2 o 3 capolavori del power metal europeo: questo disco è assolutamente incluso in quest'ultima categoria, fatelo vostro.




Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 02 dic 2011 alle 23:05

concordo, disco bellissimo le mie preferite: "Starlight" e "No Guts, No Glory"

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