Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2023
Durata:16 min.
Etichetta:Inverse Records

Tracklist

  1. THE FLOOD
  2. MAD QUEEN OF THE SECOND SUN
  3. ADMIRE THE GRIM
  4. ROGUE FIVE

Line up

  • Kalle Raatikainen: bass
  • Tommi Vante: drums
  • Sirja Ojaniemi: guitars
  • Jani Loikkanen: guitars
  • Katri Snellman: vocals

Voto medio utenti

Non v’è dubbio alcuno che, negli ultimi anni, per la scuola melodic-death europea, in particolare ovviamente per quella finlandese, la scomparsa, prima artistica e poi (ahimè) fisica, del compianto Alexi Laiho e dei suoi inimitabili Children Of Bodom, abbia lasciato un vuoto incolmabile, che numerosissime band locali, con risultati più o meno convincenti, tentano di rendere più lieve da sopportare, cercando di reinterpretare il medesimo sound in chiave più moderna (almeno nelle intenzioni).

In questo contesto, si collocano gli Admire The Grim, una simpatica formazione di ragazzini finnici che esordiscono sul mercato discografico con un gradevole EP, pubblicato dalla Inverse Records ed intitolato Rogue Five.
La band, composta dalla vocalist Katri Sneliman, dai chitarristi Jani Loikkanen e Sirja Ojaniemi, dal bassista Kalle Raatikainen e dal batterista Tommi Vante, ripropone sostanzialmente uno stile molto (a volte troppo) simile a quello del magico combo di Espoo, con tanta (forse troppa) melodia ed una buona dose di tecnica ma, senza tuttavia, trasudare quella creatività, quella spontaneità e quell’irruenza adolescenziale degli indimenticabili esordi dei Bambini di Bodom.
Del resto, come si suol dire, la classe non è acqua!

Le 4 tracce che compongono Rogue Five mettono in mostra delle buone composizioni, che si reggono su discrete trame melodiche ed aggressive inoltre, la prestazione dei singoli musicisti è tecnicamente priva di sbavature.
E quindi, cosa c’è che non va?
Il problema risiede, come si diceva prima, nella sfera compositiva dove, in ogni singolo passaggio, si ha la terribile e classica sensazione di "già sentito". Alcuni fraseggi infatti, soprattutto quelli particolarmente musicali, di The Flood o Mad Queen Of The Second Sun, sembrano ripescati “paro paro” da Hatebreeder, Follow The Reaper o ancora da Hate Crew Deathroll, semplicemente ri-arrangiati per l’occasione e pertanto, il risultato finale suona inevitabilmente molto più freddo e insipido.
Inoltre, in questo lavoro, vi è probabilmente un’eccessiva tendenza al lato melodico ed, a tal proposito, emblematica è la title-track che, per caratteristiche, riporta alla memoria una versione più pulita (e quindi meno cattiva) del progetto power "Sinergy", intrapreso sempre dal buon Alexi, insieme alla vocalist Kimberly Goss, tra il 1999 e il 2002.

Insomma, la proposta musicale di questo debutto è tutto sommato gradevole, ma ancora troppo derivativa; non resta che sperare che in futuro, gli Admire The Grim, dotati comunque di buone potenzialità, possano acquisire una maggiore personalità ed imparare a “camminare con le proprie gambe”, senza tuttavia dimenticare gli importanti insegnamenti dei grandi del passato.


Recensione a cura di Ettore Familiari

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