Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2022
Durata:55 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. OF WAR AND SORROW
  2. ARMY OF STONE
  3. TALES OF WAR
  4. FELLOWS OF THE HAMMER
  5. TOGETHER WE RISE
  6. GATES OF EKRUND
  7. ONE LAST DAY
  8. THE BATTLE OF THE FIVE ARMIES
  9. I AM THE MOUNTAIN
  10. TOMORROW HAS COME

Line up

  • Claudio Falconcini: guitars
  • Federico Meranda: keyboards
  • Francesco Cavalieri: vocals
  • Cristiano Bertocchi: bass
  • Federico Gatti: drums

Voto medio utenti

Non si può certo non affermare come i pisani Wind Rose abbiano sbancato dopo la firma con la Napalm Records avvenuta nel 2019 con la release dell'ottimo 'Wintersaga'. Album, questo, che marcò inoltre una netta separazione da quelle contaminazioni progressive che erano presenti sui due precedenti album, e che vede in questo nuovo 'Warfront' la sua naturale prosecuzione, avendo la band messo l'accento maggiormente su sonorità prettamente folk e power, ispirate in questo caso anche dalla letteratura di J.R.R. Tolkien e anche da giochi come Warhammer.

Sguainate le spade ordunque, sellate i cavalli, e preparatevi per la battaglia! No, niente principesse perdute, castelli, o valli incantate, perchè i Wind Rose non perdono tempo su qualsivoglia rallentamento o momenti più delicati, ma puntano il tutto su ritornelli da cantare a squarciagola e studiati per funzionare alla perfezione in sede live.



Nonostante una copertina non proprio efficace, che rimanda più a un videogioco che alla cover di un disco, è davvero difficile rimanere impassibili all'ascolto di veri e propri anthem come 'Together We Rise', sorretta da un riff massiccio come ne troveremo nel resto dell'ascolto d'altro canto, o al singolo 'Gates Of Ekrund' che suona come una vera e propria chiamata alle armi. Quasi ogni pezzo del disco viene introdotto da una sorta di musica battagliera sempre diversa, che prepara senza dubbio nel miglior modo all'incedere di mid tempo che difficilmente non faranno prigionieri, prendiamo 'Fellows Of The Hammer' che, sorretta dal vocione potente e carismatico di Francesco Cavalieri, si erge come una delle canzoni migliori del full length, assieme alla pomposa 'One Last Day'. Non tutto bene però, dato che la durata eccessiva di ogni singola composizione soffre di una durata probabilmente eccessiva, dato che ci si orienta sempre tra i 5 e i 7 minuti di ascolto, con ritornelli che per quanto efficaci vengono ripetuti troppe, troppe volte. Una soluzione che, come detto, sarà sicuramente funzionale sotto al palco cantando con i propri fan, ma che su disco alla lunga risulta esagerato. Tolto questo particolare però, i Wind Rose riescono nel loro intento, sostenuti da una produzione che valorizza tutti gli strumenti e non risulta troppo fredda e inconsistente.

Non ci troviamo sicuramente davanti a un prodotto perfetto, ma 'Warfront' non chiede questo riconoscimento. Abbiamo davanti un album capace di coinvolgere come pochi, con una grande passione nel songwriting e una facilità di presa davvero sorprendente. Un ascolto sicuramente consigliato, anche solo per svagarsi senza pensare troppo ad eventuali preoccupazioni.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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