Copertina 9

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2021
Durata:41 min.
Etichetta:Ván Records

Tracklist

  1. MANBELYST
  2. ELYSION (TAKE ME OVER)
  3. CLOAKED IN DARKNESS
  4. SON OF SIN
  5. DEADLY AS A SCYTHE
  6. SHADOW’S SERVANTS
  7. PRISON OF FLESH
  8. CLOSENESS IN SUSPENSION
  9. MOONLIT CROSS

Line up

  • Ricardo: vocals
  • Henry: guitars (rhythm)
  • Rob Richter: guitars (lead)
  • Jones Nühlen: bass
  • Aleister Präkelt: drums

Voto medio utenti

Giusto una settimana fa si sono esibiti all'edizione del Keep It True di quest'anno, ribattezzata Rising per l'occasione.


Era dai tempi di The Time of No Time Evermore di fratello & sorella Lemouchi che la Ván Records non piazzava un colpo del genere! Stiamo parlando, ovviamente, del primo album in studio targato The Devil's Blood. Che, pur avendo delle sonorità non propriamente estreme, riusciva ad ammaliare l'ascoltatore con delle tematiche occulte...

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Un intro vagamente 'filthiano', intitolato "Manbelyst", ci conduce all'ascolto del sorprendente album di debutto di questo quintetto tedesco - dedito a un oscuro heavy metal - che già aveva esordito, nel 2019, con un EP intitolato semplicemente The Night Eternal.


Le prime impressioni date dai suoni facevano pensare a una produzione con le chitarre a sovrastare tutto. Un po' quello che accade quando si ascolta per la prima volta (o in modo distaccato) un certo Piece of Mind! La voce, invece, in alcuni frangenti, pare ricordare quella del cantante degli spagnoli Héroes del Silencio: Enrique Bunbury. Seppur meno dotato, col procedere degli ascolti si rivelerà anche lui un ottimo incantatore...


Il primo colpo sparato colpisce subito nel segno! "Elysion (Take Me Over)", benché sia stato scelto anche in occasione dell'annuncio del disco, è sì facilmente memorizzabile ma non è che sia proprio un brano banale. Pur avendo un tempo di batteria basico, presenta uno sciorinamento di assoli tipici della NWOBHM. Il mood sarà, a larghi tratti, questo per tutto il disco. Come accade anche nella successiva "Cloaked in Darkness", in cui il suo incedere poi si propaga in quella medesima direzione... Non a caso termina con un "again"!


"Son of Sin" - proposta curiosamente ad una settimana dall'uscita - risulta essere il pezzo più lungo dell'intero lotto. Ritmata al punto giusto, alterna cavalcate infarcite di grandiosi assoli e stacchi su cui Ricardo piazza le sue strofe, a tratti aggressive a tratti lamentose.

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A seguire si trova la traccia più corta del disco! Animata dalla ritmica di Henry e dal solismo di Rob, "Deadly As a Scythe" si dipana in modo più 'sfuggente' rispetto a quanto ascoltato finora. Quasi come se fosse stata messa lì per concludere un capitolo... A proposito: è finito il lato A.


È il turno di "Shadow’s Servants", uscita come come singolo anticipatore all'annuncio della firma del contratto, e qui riproposta in una veste leggermente ripulita e più coinvolgente. Il brano ha un andamento vagamente 'cavallerizzo', in cui le ritmiche presentano sempre quel suono angusto coperto da un profluvio di assoli limpidi. Proprio come accadeva all'inizio, un riff sostenuto ci ricondurrà alla serrata!

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"Prison Flesh", invece, parte spedita presentando un indemoniato vocalist sul drumming preciso di Aleister. A condurre i giochi, però, sono ancora le chitarre di Rob & Henry, senza comunque disdegnare il lavoro al basso del biondo Jones. Ma, il protagonista rimane un Ricardo più 'allupato' del solito!

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"Closeness in Suspension" pare ammantare di dark il tutto... Poi, a un certo punto, ha un intermezzo che, per un attimo, ci catapulta direttamente negli anni ottanta. Le sonorità sono quelle che dal nulla riescono a trasportarci chissà in quale mondo fantastico. Una volta finito 'il volo' si torna a terra con una carica maggiore...


Cosa c'è di meglio di una title track in chiusura?! È "Moonlit Cross" - dalla durata palindroma - a mettere il sigillo, con le sue svisate e il rullare costante di Aleister. Semplice il giusto, come dovrebbe essere di norma in un disco di puro heavy senza tanti fronzoli di sorta e con il più classico dei finali...

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Volendo trovare degli appigli per descrivere la loro musica ci si può voltare verso quelle band che, col nascere del genere, cercavano di distinguersi con un suono sì scarno ma anche in qualche modo sinistro. Lo stesso che proponevano i vari Satan, Angel Witch e, a loro modo, i Demon. Ovviamente con una carica diversa e con propositi meno pruriginosi, ma più distaccati e con un gusto del tutto personale. Il che ci porta a dire che, per loro, sarà difficile fare di meglio in futuro. Nella speranza ci riescano alla grande, facciamo partire per l'ennesima volta la traccia introduttiva!

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Le 3 bombe del disco > "Cloaked in Darkness" - "Deadly As a Scythe" - "Closeness in Suspension"
Recensione a cura di Giovanni ‘nonchalance‘ Cau
Ecco che ci risiamo …

Il Frank dopo avermi reso più povero nel portafogli ma più ricco di fomento metallico con i Black soul horde , ecco che ci risiamo con questo nuovo disco d’esordio da parte dei The night eternal . Come ha detto il buon Frank non ci resta che aprire di nuovo il portafogli

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 23 dic 2021 alle 16:26

Questo me lo ero proprio perso! Ho sentito che ne parlavano bene ieri nella live con il Graz, sentito oggi! Grazie Frank, gran bel disco!!!!!! (e mi son segnato pure quello degli Iron Fate).

Inserito il 02 dic 2021 alle 22:51

Grandissimo disco, se la gioca con Strenght degli Unto Others tra i migliori dell'anno, in un filone a cavallo tra metal e gothic. Dalla prima all'ultima traccia non vi e' un cedimento, atmosfere dark in un connubio metal, come dei novelli Moonspell. Splendido.

Inserito il 29 nov 2021 alle 23:03

Gran bel disco, appena ascoltato e mi ha stupito da subito! Una delle migliori scoperte di questo 2021!

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