Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2021
Durata:39 min.
Etichetta:Hells Headbangers Records

Tracklist

  1. TORN BY TALONS
  2. STORM OF HAIL AND FIRE
  3. PILGRIMS EXILE
  4. REBELLION
  5. BRIDGE OVER CHAOS
  6. DRAG THEM TO THE COFFINS
  7. RED DEATH
  8. HEARSE FOR A BARREN EARTH

Line up

  • J. Eradicator: all instruments
  • Lust: vocals
  • D.M.: drums

Voto medio utenti

Quando si parla di musica estrema, l'Australia non delude mai e continua, ormai da tanti anni, ad esercitare un fascino "arcano" che rende le proposte provenienti dal paese, spesso, irresistibili e frutto di una genuina passione che, purtroppo, nel nostro emisfero sembra latitare con sempre maggiore evidenza.
Prendere gli Hunters Moon ad esempio.
Si formano nel lontano 2006, incidono un demo ed un EP, e solo nel 2021 riescono a pubblicare il debut "The Great Pandemonium", un album, come da titolo, devastante, fiero nella sua furia iconoclasta, registrato in maniera perfetta, suonato con una perizia tecnica non scontata in questi ambiti sonori e, soprattutto, ricco di musica di qualità per la sua capacità di saper unire black metal e death metal in una miscela convincente, assolutamente deflagrante, gelida e possente al tempo stesso, attraversata da una sottile vena melodica che esalta, ancora di più, la ferocia delle note sprigionate dagli strumenti di questo terzetto devoto sia agli insegnamenti dei Bathory che furono, sia alle moderne derive della scena estrema.

"The Great Pandemonium" è un album "semplice".
Qui non ci sono stratagemmi o effetti speciali.
Qui c'è riffing tagliente come un rasoio.
Una batteria terremotante.
Una voce gonfia di odio.
Basta.

Il resto lo fanno l'ispirazione ed una manciata di brani che vi prenderanno a calci in bocca per tutti i quaranta minuti di un lavoro luciferino, non adatto ai deboli di cuore ed assolutamente votato al male più oscuro e intransigente.
Credo di averlo detto decine e decine di volte, ma, a costo di risultare stucchevole, ribadisco che è il cuore (nero) l'unica cosa che può dare vita ad un album come questo degli Hunters Moon: questa è la malvagità, insita in ognuno di noi, fatta musica e sublimata in una colata di purissimo metallo incandescente che, come il ghiaccio di inverno, ricoprirà ogni cosa al suo passaggio trasformando il mondo intorno a se in una unica, solitaria, distesa di morte.

Epicità ed orgoglio al servizio del Male.

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 01 dic 2021 alle 10:17

Concordo su tutto Dope, difatti l'ho fatto mio dopo aver sentito il primo singolo di questo demoni.

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