Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2021
Durata:50 min.
Etichetta:Elevate Records

Tracklist

  1. LUMEN ET UMBRA
  2. SANTA MILITIA
  3. TERRA
  4. IGNIS
  5. AER
  6. AQUA
  7. QUINTA ESSENTIA
  8. THE SLAUGHTER CONSPIRACY
  9. THE DEATH OF FOLCO DE'NIERI

Line up

  • Marco Borrani: guitars
  • Massimiliano Buffolino: keyboards
  • Massimiliano Salvatori: bass
  • Gabriele Maschietti: guitars
  • David Folchitto: drums
  • Simona Guerrini: vocals

Voto medio utenti

I capitolini Gravestone pur essendo una realtà storica del metal nostrano giungono oggi al tanto agognato secondo e nuovo album.
E che disco a dire la verità, perché qui ci troviamo davanti ad un lavoro maturo dove l’esperienza della band romana trova il giusto coronamento in cui i nostri sfornano un concept album ispirato al romanzo fantasy della scrittrice Cecilia Randal.

Si viene guidati in questo viaggio attraverso una voce narrante e dell’ottimo symphonic death metal ricco di gusto che nasconde anche influenze estreme e non che ne impreziosiscono il tutto.
Si parte con l’intro sinfonica con il narratore che ci guida in questo viaggio sonoro fantastico dove tenebre, alchimia e oscure presenze fanno da perno nella cornice storica della Firenze del 1300.

Ecco che “Santa militia”, rincara la dose con l’entrata in scena di tutti gli strumenti arrembanti che deflagrano nella seguente “Terra”; brano dove la singer Simona Guerrini darebbe pan per focaccia a tanti maschietti per la performance con un growl possente.
Il brano è un saliscendi emotivo con riff serrati e le tastiere come strumento principe che sfociano in influenze prog rock.
Altro brano eccelso è “Aqua”, cavalcata metallica dove il tono gutturale fa il paio con l’ospite femminile Ketty Passa dei Rezophonic dal cantato pulito, in cui si sente anche un influsso heavy in certi passaggi di chitarra sotto la cromatura estrema.

Quinta essentia” ha delle scudisciate black condita dalle sfuriate in blast beat mitigate da controtempi prog e guitarwork serrato con un solo di tastiere gustoso, con notevoli cambi di tempo che nonostante la lunga durata non allentano la presa emotiva grazie ad un’alternanza tra aggressività e melodia.
L’esplosiva “The death of Folco de’Nieri”, viene introdotta sempre dalla voce narrante con interventi di piano e cantato operistico femminile per poi deflagrare in potenza con un symphonic death di gran pregio.
Questo mix equilibrato tra soluzioni melodiche, drammatiche che hanno chorus puliti e frustate aggressive sono una goduria.

In sommativa questo ritorno è eccellente, privo di punti deboli che saprà conquistare i palati esigenti anche del pubblico poco propenso ad ascoltare la frangia estrema dell’heavy metal, Ad Maiora!

Recensione a cura di Matteo Mapelli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.