Cubre - Sights Of Unstable Flows

Copertina 10

Info

Anno di uscita:2006
Durata:73 min.
Etichetta:Massacro

Tracklist

  1. WOUNDED
  2. IMMOBILISM
  3. BORDER FLOWS
  4. UNSTABLE FOR NEED
  5. SEEMING SAFE
  6. HALF MAN
  7. WORM
  8. SUNRISE DECLINE
  9. EXPIRED THROUGH NORMALITY
  10. NUMB(ER)S

Line up

  • Berto: vocals
  • Luca: guitars
  • Maurizio: guitars
  • Antonio: bass
  • Igor: drums

Voto medio utenti

Una volta c’era la “Milano da bere”, erano gli anni ’80, c’erano gli Yuppies, l’illusione di un benessere plastificato, edulcorato, artificiale, che viveva il riflesso del sogno americano. Poi quel sogno è morto, solo che a Milano si continuava a bere, ma nel suo hinterland, nelle sue periferie industriali cresceva un seme, messo a dimora in terreni contaminati da metalli pesanti e scorie tossiche, da bario e cadmio, tricofenoli e diossine, annaffiato con acqua e ruggine, con pioggie sempre più acide. Quel seme ha poi dato i suoi frutti, è germogliato, più simile ad un aborto però, che non ad un elegante bocciuolo.
Quel seme sono i Cubre, milanesi, al secondo disco dopo “Our Tangled Soul” del 2001.
È difficile per me esprimere a parole quello che ho provato ascoltando il nuovo “Sights Of Unstable Flows”, non riuscirei a trovare i termini adatti, o troverei termini già usati in altre recensioni, e ciò significherebbe accostare i Cubre a tutto quello che di buono è venuto prima di loro.
Ciò sarebbe ingeneroso verso la band, la quale, seppure non sia vergognosa nel mostrare le proprie influenze, ha saputo farne tesoro e metterle a frutto elaborando un sound per certi versi personale ed originale, ma soprattutto MASTODONTICO!
Math-Grind, Industrial, Death Metal, Noise, una carica inarrestabile di metallo sferragliante, pesante e freddo come un panetto d’acciaio prima di andare all’altoforno.
Unsane, Brutal Truth, Voivod, Neurosis, Napalm Death, Dillinger Escape Plan, Converge, SYL, sono solo alcuni dei nomi che vengono in mente quando si viene stuprati, sbrindellati, annichiliti da pezzi come “Wounded”, dalla ritmica elefantiaca nella sua pesantezza e mastodonticità. “Immobilism” a dispetto del nome, è un pezzo velocissimo, una sorta di grindcore “prolisso”, cioè oltre la durata media del canone stilistico, ma con la stessa intensità e violenza sonora. Tecnicamente siamo al top, al punto che spesso non si riesce a stare dietro alla foga della band di disegnare strutture totalmente malate, anticonvenzionali, che non danno alcun punto di riferimento.
Distruggere, devastare, annientare, sembra questo il leit motiv di questo disco, al punto che spesso mi ritrovo a pensare di non aver mai ascoltato roba simile, e il terrore che mi assale risponde alla domanda “è mai possibile?”.
Nell’impossibilità di rispondere a questa domanda, non mi resta che continuare a tessere le lodi del sound meccanico, quasi robotico a tratti, industriale, di “Unstable For Need”, un orgasmo della durata di quasi 5 minuti. Oppure di “Worm”, un incubo allucinato, dal riff totalmente malato, con il singer che continua a “screamare” come un fottuto bastardo la parola “respect”, fino a che non vi resterà incisa nella carne. Come non citare poi la conclusiva “Numb(er)s”? Dopo 3 minuti di insana e ributtante follia e devastazione sonora, ci offre oltre trenta minuti di un riff granitico, ossessivo, il coma definitivo.
Ogni canzone di questo disco è un’arma letale, è un pezzo di apocalisse, è una discesa inarrestabile in un vortice senza fine di tonnellate di odio, rabbia e violenza, rivestite di metallo. Ma ora basta con le parole, andatevelo a comprare.
Disco dell’anno 2006, e dei prossimi 10 anni, roba da farcisi le seghe sopra e probabilmente se Dio si facesse una sega, il risultato sarebbe “Sights Of Unstable Flows”.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 03 set 2008 alle 16:34

T - O - T - A - L -E !!!! CUBRE RULES!

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.