Alchimia e ritmo sono i tratti distintivi di questo ultimo lavoro in studio della band parigina.
Con questo piccolo (circa mezz’ora di ascolto) EP i The Old Dead Tree chiudono la loro carriera e lo fanno con un album intenso e non inferiore ad altre produzioni “maggiori”. Tutto sommato, analizzando i vari elementi distinti che compongono le cinque canzoni di quest’opera, non si trova nulla di veramente particolare o esaltante, non c’è alcuna invenzione tecnica innovativa, ma c’è il sapiente utilizzo di sonorità che una vicino all’altra rendono questo album qualcosa di molto apprezzabile. Anzi, di più.
Appena finito l’ascolto non se ne ha abbastanza, si ritorna subito indietro alla prima traccia e si riascolta tutto daccapo, tutto d’un fiato.

Questa struttura sonora è supportata da una ritmica studiatissima, ponderata e sorprendente.
Il livello medio è molto alto, ed onestamente si fa una gran fatica a scegliere il brano migliore tra le cinque tracce che compongono questa raccolta. Se si preferisce un brano piuttosto che un altro è una pura scelta personale, perché si è attratti da un passaggio su una certa canzone piuttosto che su un’altra, dove però si rintracciano elementi che ci tengono attaccati all’ascolto.

“The End”, titolo che determina la fine della carriera del gruppo, è una chiusura di quelle a testa alta, fiera, che lascia il solo rimpianto che questo sarà l’ultimo album della band e per questo forse ancora più amara.